Sojuz MS-10 | |||||
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Dati della missione | |||||
Esito | Fallita | ||||
Vettore | Sojuz-FG | ||||
Lancio | 11 ottobre 2018 | ||||
Luogo lancio | Cosmodromo di Bayqoñyr | ||||
Atterraggio | 11 ottobre 2018 | ||||
Sito atterraggio | Zhezkazgan (47°35′08″N 68°00′25″E ) | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Costruttore | RKK Ėnergija | ||||
Parametri orbitali | |||||
Apoapside | km | ||||
Periapside | km | ||||
Equipaggio | |||||
Numero | 2 | ||||
Membri | Aleksej Ovčinin Nick Hague | ||||
Programma Sojuz | |||||
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Sojuz MS-10 è stato un volo astronautico verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) abortito pochi minuti dopo il lancio. Il lanciatore è decollato come previsto alle 8:40 UTC dell'11 ottobre 2018 dal Cosmodromo di Bayqoñyr con a bordo il comandante russo Aleksej Ovčinin e l'ingegnere di volo statunitense Nick Hague, ma, a causa di un'anomalia al momento della separazione di uno dei quattro booster laterali, il volo è stato interrotto e la missione abortita. La Sojuz ha quindi eseguito un rientro balistico atterrando (senza conseguenze per l'equipaggio) nella steppa a 20 chilometri dalla città di Zhezkazgan, in Kazakistan.[1][2]
Parte del programma Sojuz, è stata la 139ª missione con equipaggio della navetta Sojuz dal primo volo avvenuto nel 1967 e la seconda ad aver fallito il raggiungimento dell'orbita 43 anni dopo la missione Sojuz 18-1. L'equipaggio avrebbe dovuto prender parte ad una missione di sei mesi durante le Expedition 57/58.[3]