Something | |
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Artista | The Beatles |
Autore/i | George Harrison |
Genere | Soft rock |
Edito da | EMI, Apple Records |
Esecuzioni notevoli | Joe Cocker, Frank Sinatra, Elvis Presley, Gazosa |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Abbey Road |
Data | 1969 |
Durata | 3'02” |
Something / Come Together singolo discografico | |
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Screenshot tratto dal video di Something diretto da Neil Aspinall | |
Artista | The Beatles |
Pubblicazione | 31 ottobre 1969 |
Durata | 3:00 |
Album di provenienza | Abbey Road |
Genere | Soft rock[1] |
Etichetta | Apple Records |
Produttore | George Martin |
Registrazione | Abbey Road Studios, 25 febbraio 1969 |
Certificazioni | |
Dischi d'argento | Regno Unito[2] (vendite: 200 000+) |
The Beatles - cronologia | |
Singolo successivo
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Something è un brano musicale dei Beatles, composto da George Harrison nel 1969. Fu inclusa nell'album Abbey Road e fu la prima canzone scritta da Harrison ad apparire sul lato A di un singolo dei Beatles. Fu anche uno dei primi singoli dei Beatles a contenere tracce già disponibili in un album long playing (LP), con Something e Come Together entrambe già apparse su Abbey Road. Something fu l'unico brano dei Beatles scritto da George Harrison a raggiungere la vetta delle classifiche americane.
John Lennon e Paul McCartney, i principali compositori della band, elogiarono Something come una tra le migliori canzoni che Harrison avesse mai scritto, o che il gruppo avesse mai offerto; Lennon dichiarò persino che era la «canzone migliore presente su Abbey Road», mentre McCartney la considera tuttora «la miglior canzone di Harrison in assoluto».[3] Oltre al buon successo di critica, il singolo ottenne anche un riscontro commerciale enorme, piazzandosi al primo posto della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti, in Canada per quattro settimane, al secondo in Norvegia ed entrando nella Top 10 del Regno Unito. La canzone fu reinterpretata da oltre 150 artisti tra cui Elvis Presley, Shirley Bassey, Frank Sinatra, Ray Charles, Bob Dylan, Tony Bennett, James Brown, Julio Iglesias, Eric Clapton, Joe Cocker, Sarah Vaughan, Tom Jones e, nel 2001, i Gazosa. Ed è la canzone dei Beatles con più cover dopo Yesterday.[4] Harrison disse che, tra tutte le reinterpretazioni, la sua preferita era quella di James Brown, che peraltro aveva nel suo jukebox personale.[5]