Sonate e interludi | |
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Un esempio di pianoforte preparato | |
Compositore | John Cage |
Tipo di composizione | sonata |
Epoca di composizione | New York City, 1946-1948[1] |
Prima esecuzione | 12 gennaio 1948, Carnegie Hall[2] |
Pubblicazione | 1951[3] |
Dedica | Maro Ajemian[4] |
Durata media | 1 ora e 5 minuti circa |
Organico | pianoforte preparato |
Movimenti | |
Venti (sedici sonate e quattro interludi)
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Sonate e interludi (Sonatas and Interludes) è un ciclo di venti composizioni musicali per pianoforte preparato del compositore statunitense d'avanguardia John Cage, il quale lo portò a termine fra il 1946 e il 1948, subito dopo essere stato introdotto alla filosofia indiana e aver appreso gli insegnamenti di Ananda Coomaraswamy, che lo avrebbero poi influenzato per i lavori successivi. Molto più complesso delle altre opere di Cage per il suddetto strumento,[5][6] è generalmente riconosciuto come una delle sue prove migliori.[4][7]
Il ciclo è costituito da sedici sonate – tredici delle quali organizzate nella tradizionale forma bipartita di scuola barocca, mentre le restanti tre in quella tripartita – e quattro interludi, il cui scopo consiste nell'esprimere attraverso il flusso musicale le otto emozioni permanenti dell'estetica rasa, vale a dire quelle suscitate da un'opera d'arte e che non possono essere descritte a parole.[8] L'autore adottò un'articolata strategia compositiva fondata sulle proporzioni annidate, secondo cui una sequenza arbitraria di numeri naturali e frazioni governa la struttura di ciascun brano sia a livello macroscopico sia microscopico.[6][9][10]
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