Componenti di un Sonderkommando 1005 (da sinistra: ignoto, David Manusevitz e Moses Korn) presso un frantoio a rotazione per la frantumazione delle ossa residuali della cremazione dei cadaveri (Campo di concentramento, e poi di sterminio, di Leopoli - 1943).
La maggior parte del personale impiegato nel corso della Sonderaktion 1005 era composto da prigionieri, in maggioranza ebrei, provenienti dai campi di concentramento e sottoposti a terribili condizioni di vita; nella maggior parte dei casi, essi furono uccisi al termine delle operazioni per preservare il segreto.[4] I prigionieri erano inquadrati in apposite squadre di lavoro chiamate Leichenkommandos (Unità [operative per la rimozione] dei cadaveri) o anche Sonderkommando 1005 sulla falsariga dei Sonderkommando operanti nei campi di sterminio. Queste unità operative erano dirette da ufficiali del Sicherheitsdienst (SD) o Servizio di sicurezza e della Sicherheitspolizei (SIPO) o Polizia di sicurezza e sorvegliate da personale proveniente dalla Ordnungspolizei (ORPO) o Polizia d'ordinanza.[4]
^L'espressione tedesca Sonderaktion («Operazione speciale») venne spesso utilizzata dalla burocrazia nazionalsocialista per indicare le operazioni di cui si voleva evitare il più possibile la divulgazione quali le uccisioni su larga scala di individui civili o militari al di fuori delle norme del diritto consuetudinario o di qualsiasi altra convenzione nell'ambito del diritto internazionale. Ad esempio, Sonderaktion Krakau stava a indicare lo sterminio dell'élite intellettuale polacca; le Sonderaktion che i medici nazisti effettuavano all'arrivo dei convogli presso il campo di sterminio di Auschwitz erano il selezionamento degli abili al lavoro, distinguendoli da coloro che dovevano essere immediatamente uccisi nelle camere a gas.
^La cifra 1005 faceva parte del riferimento protocollare della lettera inviata il 28 febbraio 1942 dal capo della GestapoHeinrich Müller al sottosegretario del Ministero degli Esteri Martin Luther. Il riferimento protocollare completo era "IV B4 43/42 gRs (1005)"; IV stava per Amt IV, ovvero il dipartimento IV della RSHA, cioè la Gestapo; B4 designava l'ufficio per gli affari ebraici e le deportazioni, diretto da Eichmann; 43/42 era il numero e l'anno della lettera; gRs significava Geheime Reichsache o Segreto di Stato; infine 1005 era il nome in codice dell'operazione che serviva ancor più a nascondere dietro a un numero insignificante la sostanza dell'operazione.