Sonthi Boonyaratglin สนธิ บุญยรัตกลิน | |
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Presidente del Consiglio amministrativo di riforma della Thailandia | |
Durata mandato | 19 settembre 2006 – 1º ottobre 2006 |
Predecessore | Thaksin Shinawatra (come Primo Mimistro) |
Successore | Surayud Chulanont (come Primo Ministro) |
Vice-primo ministro della Thailandia | |
Durata mandato | 1º ottobre 2006 – 28 gennaio 2008 |
Monarca | Bhumibol Adulyadej |
Presidente del Consiglio Mazionale di Sicurezza | |
Durata mandato | 1º ottobre 2007 – 1º ottobre 2008 |
Vice | Chalit Pukbhasuk Sathiraphan Keyanon Kowit Wattana |
Predecessore | carica creata |
Successore | Chalit Pukbhasuk (ad interim) |
Comandante in Capo del Reale esercito thailandese | |
Durata mandato | 1º ottobre 2005 – 30 settembre 2007 |
Predecessore | Prawit Wongsuwan |
Successore | Anupong Paochinda |
Dati generali | |
Partito politico | Matubhum (2009-2018) Chartthaipattana (2018–) |
Titolo di studio | Laurea in Scienze politiche |
Università | Regia Accademia Militare Chulachomklao Università Ramkhamhaeng |
Professione | Militare |
Firma | ![]() |
Sonthi Boonyaratglin | |
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Nascita | Provincia di Pathum Thani, 2 ottobre 1946 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Anni di servizio | 1969 - 2007 |
Grado | Generale |
Guerre | |
Comandante di | Regio esercito thailandese Comandante in capo 2005-2007 |
fonti nel corpo del testo | |
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Sonthi Boonyaratglin (thai: สนธิ บุญยรัตกลิน; Provincia di Pathum Thani, 2 ottobre 1946) è un politico e generale thailandese.
Era comandante in capo del Regio esercito thailandese quando guidò il colpo di Stato del 19 settembre 2006 che pose fine al governo del magnate Thaksin Shinawatra[1].
Fu quindi a capo della giunta militare nota come Consiglio per la sicurezza nazionale che prese il potere dopo il colpo di Stato e per alcuni giorni governò il Paese fino al 1º ottobre, quando fece nominare primo ministro il generale in pensione Surayud Chulanont.[2]
Nato in una famiglia di origini iraniane, fu il primo comandante in capo dell'esercito di religione islamica nella storia della Thailandia. Dopo il pensionamento avvenuto nel settembre 2007, entrò ufficialmente in politica e divenne uno dei tre vice-primi ministri nel governo di Surayud, come responsabile per la pubblica sicurezza.[3][4] Conosciuto anche come multimilionario, ricevette critiche per aver avuto due mogli contemporaneamente in un Paese dove la bigamia è proibita.[5]