Spedizione Malaspina | |
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Le corvette Descubierta e Atrevida in rada a Samar (Filippine)[1] | |
Tipo | navale |
Parte di | Età delle esplorazioni scientifiche |
Obiettivo |
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Data di partenza | 30 luglio 1789 |
Luogo di partenza | Cadice |
Tappe principali | Lima, Acapulco, Mulgrave, Stretto di Prince William, Baia di Nootka, Manila, Port Jackson |
Data di ritorno | 21 settembre 1794 |
Luogo di ritorno | Cadice |
Esito | Scoperte antropologiche ed etnografiche sulle popolazioni Tlingit e Nootka |
Fonti primarie | Viaje político-científico alrededor del mundo: por las corbetas Descubierta y Atrevida al mando los capitanes navío d. Alejandro Malaspina y Don José de Bustamante y Guerra, desde 1789 á 1794 (Pedro de Novo y Colson, 1885) |
Le rotte della Descubierta di Malaspina e dell'Atrevida di Bustamante durante la spedizione. | |
Equipaggiamento | |
Comandanti |
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Uomini celebri |
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Mezzi |
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La spedizione Malaspina (1789 -1794) fu un'esplorazione scientifica marittima di cinque anni comandata da Alessandro Malaspina e José de Bustamante y Guerra. Anche se la spedizione prende il nome da Malaspina, questi insistette sempre per dare a Bustamante un ruolo paritario del comando. Bustamante però riconobbe fin dall'inizio Malaspina come "capo della spedizione"[2].
Il viaggio fu finanziato dal governo spagnolo e originariamente perseguiva obiettivi strettamente scientifici, allo stesso modo di quelli di James Cook e Jean François de Galaup, comte de La Pérouse. Alcuni dei principali scienziati dell'epoca raccolsero una quantità impressionante di dati scientifici che superarono persino quelli raccolti durante la prima spedizione di Cook, ma a causa del suo coinvolgimento in una cospirazione per rovesciare il governo, Malaspina fu incarcerato poco dopo il suo ritorno. La maggior parte dei rapporti e delle raccolte della spedizione furono messi da parte inediti e non videro la luce fino alla fine del XIX secolo[3].
La spedizione salpò da Cadice il 30 luglio 1789. Dopo aver seguito le coste di tutta l'America da Buenos Aires all'Alaska, aver toccato Filippine e Isole Marianne, Vavao, Nuova Zelanda e Australia, il 21 settembre 1794 la spedizione rientrò in Spagna dopo aver generato un enorme patrimonio di conoscenze su storia naturale, cartografia, etnografia, astronomia, idrografia e medicina — tutte branche del sapere di grande importanza geopolitica —, nonché su aspetti politici, economici e sociale di questi territori. La maggior parte delle collezioni è conservata nel Museo de América, nel Museo Naval di Madrid, nel Real Instituto y Observatorio de la Armada, nel Real Jardín Botánico de Madrid e nel Museo Nacional de Ciencias Naturales. Attualmente continuano ad essere oggetto di studio da parte di storici e biologi[4][5].