Spinola

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Spinola
Fecerunt Me Et Plasmaverunt Me[1]
D'oro, alla fascia scaccata di tre file d'argento e di rosso, sostenente una spina di botte di rosso, posta in palo.
Stato Sacro Romano Impero

Repubblica di Genova
Regno di Spagna
Stato Pontificio (bandiera) Stato Pontificio
Regno d'Italia
Italia (bandiera) Italia

Casata principaleCarmandino
Titoli
FondatoreGuido detto Spinola[2]
Data di fondazioneXII secolo[2]
Etniaitaliana
Castello del Bosco-Spinola in Campo Ligure
Castello degli Spinola a Lerma
Monumento funebre di Francesco Spinola di Michele d'Aria nel Palazzo Spinola di Pelliceria
Il cardinale Agostino Spinola ritratto da Raffaelo Sanzio nella Messa di Bolsena (Vaticano)
Brigida Spinola Doria ritratta da Peter Paul Rubens
Loggia del Palazzo Doria Spinola di Genova
Ambrogio Spinola e Giustino di Nassau nella Resa di Breda di Diego Velázquez
Ritratti Spinola nell'atrio di Palazzo Angelo Giovanni Spinola a Genova

La casa di Spìnola è una delle più antiche e cospicue famiglie nobili genovesi. Fondata nel XII secolo dal visconte Guido detto Spinula dei Carmandino, console della Repubblica di Genova, i suoi discendenti adottarono il soprannome paterno all'uso della nobiltà civica italiana.[3][4]

Capi dei ghibellini genovesi (insieme ai Doria) nel XIII secolo, gli Spinola furono una delle cosiddette "quauor gentes", cioè le quattro famiglie egemoniche di Genova nel XIII secolo e l'inizio del XIV (Spinola, Doria, Fieschi e Grimaldi).[5][6] All'accesa della egemonia dei "popolares" nella Repubblica (Boccanegra, Adorno, Fregoso, ecc.), furono esclusi delle massime magistrature[7], nonostante l'affermazione del loro dominio feudale nell'entroterra ligure, insieme al comando militare, la diplomazia[4] e negli affari internazionali, in particolare i servizi finanziari e militari a favore di diversi monarchie europei.[8]

Alla riforma aristocratica della Repubblica guidata da Andrea Doria nel 1528, gli Spinola formarono il 1º albergo della nobiltà, affermandosi come la casata che più dogi (12) e senatori (127) donarono alla repubblica, oltre che cardinali (13) e molti altri prelati.[7] Grazie alla loro potenza politica, feudale, militare, economica e sociale, la casata si afferma come una delle più prestigiose d'Europa, ottenendo diversi titoli, alcuni di dignità principesca e ducale, e legandosi con importanti case nobili e sovrani, tra cui i Paleologi di Costantinopoli, gli Aleramici di Saluzzo, del Finale, i Grimaldi di Monaco, e molti altri.

  1. ^ Traduzione in italiano: Mi fecero e mi plasmarono.
  2. ^ a b Spìnola, in Treccani. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  3. ^ Spinola. SIUSA., su siusa-archivi.cultura.gov.it.
  4. ^ a b Spìnola - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 12 dicembre 2024.
  5. ^ SPINOLA, Oberto - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 12 dicembre 2024.
  6. ^ Giovanna Petti Balbi. "Uno dei fallimenti di Enrico VII: la signoria di Genova (1311-1313)". Società Ligure di Storia Patria. Genova. 2015. (PDF), su memoriedigitaliliguri.it.
  7. ^ a b Vito Vitale. "Spinola" - Treccani., su Treccani. URL consultato il 12 dicembre 2024.
  8. ^ La Famiglia – Spinola, su spinola.it. URL consultato il 12 dicembre 2024.

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