Sporopollenina

La sporopollenina è un polimero biologico tra i più inerti e resistenti che si conoscano.

Pollini al SEM

È un componente importante della parete esterna (esina) dei granuli di polline.

È chimicamente molto stabile e di solito è ben conservata nei suoli e nei sedimenti, consentendo di fornire informazioni utili ai palinologi sulle popolazioni vegetali del passato.

I pollini sono dispersi da molti fattori ambientali diversi, come il vento, l'acqua o gli animali. Se le condizioni sono adatte, le loro pareti impregnate di sporopollenina possono persistere nella documentazione fossile per centinaia di milioni di anni, poiché la sporopollenina è resistente alla degradazione chimica da parte di sostanze chimiche organiche e inorganiche[1].

La sporopollenina si trova anche nelle pareti cellulari di diversi taxa di alghe verdi, tra cui Phycopeltis[2] e Chlorella[3].

  1. ^ (EN) G. Shaw, Sporopollenin, Academic Press, 1º gennaio 1971, pp. 305–350, DOI:10.1016/b978-0-12-135750-4.50017-1, ISBN 978-0-12-135750-4. URL consultato il 24 novembre 2020.
  2. ^ (EN) Barry H. Good e Russell L. Chapman, THE ULTRASTRUCTURE OF PHYCOPELTIS (CHROOLEPIDACEAE: CHLOROPHYTA). I. SPOROPOLLENIN IN THE CELL WALLS, in American Journal of Botany, vol. 65, n. 1, 1978-01, pp. 27–33, DOI:10.1002/j.1537-2197.1978.tb10830.x. URL consultato il 24 novembre 2020.
  3. ^ (EN) A. W. Atkinson, B. E. S. Gunning e P. C. L. John, Sporopollenin in the cell wall of Chlorella and other algae: Ultrastructure, chemistry, and incorporation of 14C-acetate, studied in synchronous cultures, in Planta, vol. 107, n. 1, 1972-03, pp. 1–32, DOI:10.1007/BF00398011. URL consultato il 24 novembre 2020.

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