Stanozololo | |
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Nome IUPAC | |
(1S,3aS,3bR,5aS,10aS,10bS,12aS)-1,10a,12a-trimethyl-1,2,3,3a,3b,4,5,5a,6,7,10,10a,10b,11,12,12a-hexadecahydrocyclopenta[5,6]naphtho[1,2-f]indazol-1-ol | |
Nomi alternativi | |
Sungate Stargate Winstrol | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C21H32N2O |
Massa molecolare (u) | 328,486 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 233-894-8 |
PubChem | 25249 |
DrugBank | DBDB06718 |
SMILES | CC12Cc3cn[nH]c3CC1CCC1C2CCC2(C)C1CCC2(C)O |
Indicazioni di sicurezza | |
Lo stanozololo, noto anche commercialmente come Winstrol, è un derivato sintetico del testosterone caratterizzato, rispetto a questo, da minori effetti androgeni e da un'azione anabolizzante quattro o cinque volte superiore e per tale motivo, nella pratica terapeutica, viene preferito alle oltre cento molecole derivate dal testosterone.
Lo stanozololo presenta un'alchilazione in posizione C 17 alfa che lo rende idoneo nel trattamento intrarticolare della DJD in quanto lo protegge dall'azione dell'enzima aromatasi.
Lo stanozololo viene spesso usato per scopi illeciti (doping) a dosaggi elevatissimi: nelle palestre si parla di un impiego del dosaggio terapeutico, moltiplicato sino a 15 volte.
Questo steroide resta invece, sempre a livello nazionale, un farmaco di elezione per determinate patologie in campo veterinario, in cui abbonda una letteratura medica oggettiva, non improntata a giudizi di stampo mediatico-giornalistico, ma a valutazioni di carattere strettamente sanitario.