La statua di Traiano da Minturno, in marmo grechetto, è opera della fine del I secolo d.C. Fu trovata nei pressi del fiume Liri-Garigliano a Minturno, l'antica Minturnae[4] nella Regio Ⅰ (Latium et Campania). Appartiene alle collezioni del Museo archeologico nazionale di Napoli[3].
La statua rappresenta Traiano in un momento di vita militare, mentre alza la mano destra per parlare ai suoi soldati, e nello stesso tempo ricorda la sua attività di legislatore, evocata dal papiro che stringe con la mano sinistra.
La statua ha un'importanza particolare perché, nel XX secolo, è stata ripetutamente scelta come modello per ricavarne repliche, poste in varie città italiane ed estere.
- ^ La mostra è stata allestita al Colosseo e al Foro Romano, dal 10 ottobre al 10 marzo 2013. Si veda, sul sito collezionare.com, la pagina Roma Caput Mundi. Una città tra dominio e integrazione Archiviato il 17 ottobre 2012 in Internet Archive..
- ^ D. Bassi, E. Gàbrici, L. Mariani, O. Marucchi, G. Patroni, G. De Petra, A. Sogliano, Guida illustrata del Museo Nazionale di Napoli, parte prima - Antichità, per cura di A. Ruesch, seconda edizione, Richter & Co. editori, Napoli, 1911
- ^ a b
- Andrea Giardina, Fabrizio Pesando (a cura di), Roma caput mundi, Electa, 2012. ISBN 9788837092412
- Sito culturaitalia.it, scheda statua maschile (da questa scheda risulta appartenente alla Collezione Farnese, con il numero di inventario 6072);
- B. Pellerano, Guida del museo nazionale di Napoli 1871 (p. 34);
- Sito culturaitalia.it, pagina "Roma caput mundi", il mito della grandezza;
- Sito corriere.it, pagina Roma caput mundi
- Rivista Vanity Fair, pagina Roma Caput Mundi: la mostra nella capitale
Mancano informazioni successive al 2012 che informino sulla sua collocazione all'interno del Museo di Napoli. Nel 2022 fu esposto alla mostra "Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del Mann" (si veda: archeologiavocidalpassato.com, Dantedì. Speciale visita guidata al museo Archeologico nazionale di Napoli)
- ^ Le fonti disponibili non precisano la data del ritrovamento, comunque ante 1937, anno in cui un suo calco era esposto alla Mostra Augustea della Romanità. Si veda:
- Mostra Augustea della Romanità, ristampa anastatica dell'edizione del 1938, L'Erma di Bretschneider, 1968, (p. 160). ISBN 9788870620603;
- L. Giustiniani e F. de Licteriis, Guida per lo Real museo Borbonico, 1824 (p. 34)