Stella di Teegarden

Stella di Teegarden
Stella di Teegarden
Scopertasettembre 2003
Classificazionenana rossa
Classe spettraleM7 V[1]
Distanza dal Sole12,46 al
CostellazioneAriete
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta02h 53m 00,849s
Declinazione+16° 52′ 53,28″
Dati fisici
Raggio medio0,12[2] R
Massa
0,097[2] M
Periodo di rotazione96,2 giorni[2]
Temperatura
superficiale
  • 3034±45 K[2] (media)
Luminosità
0,00073[3] L
Metallicità78% rispetto al Sole[2]
Età stimata>8 miliardi di anni[4]
Dati osservativi
Magnitudine app.15,4
Magnitudine ass.17,21[1]
Parallasse261 mas[5]
Moto proprioAR: 3429,52 mas/anno
Dec: -3810,16 mas/anno[5]
Velocità radiale63±km/s[5]
Nomenclature alternative
GJ 10393, 2MASS J02530084+1652532, SO 0253+1652

La Stella di Teegarden (2MASS J02530084+1652532), è una stella nella costellazione dell'Ariete, che è stata notata nel 2003 a causa del suo grande moto proprio (pari a 5,06±0,03 secondi d'arco all'anno) su immagini prese dal programma NEAT della NASA. Si conoscono solo altre sette stelle con moti propri comparabili. Al 2024, la stella è nota per ospitare un sistema planetario composto da almeno tre esopianeti di tipo terrestre.

Il nome della stella deriva da quello del capo del progetto che ha effettuato la scoperta, Bonnard J. Teegarden, un astrofisico del Goddard Space Flight Center.[6]

  1. ^ a b Cassy L. Davison et al., A 3D Search for Companions to 12 Nearby M Dwarfs, in The Astronomical Journal, vol. 149, n. 3, 2015, p. 106, DOI:10.1088/0004-6256/149/3/106.
  2. ^ a b c d e Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Dreizler
  3. ^ Sergio B. Dieterich et al., The Solar Neighborhood. XXXII. The Hydrogen Burning Limit, in The Astronomical Journal, vol. 147, n. 5, maggio 2014, p. 25, DOI:10.1088/0004-6256/147/5/94.
  4. ^ M. Zechmeister et al., The CARMENES search for exoplanets around M dwarfs: Two temperate Earth-mass planet candidates around Teegarden’s Star (PDF), in Astronomy and Astrophysics, vol. 627, A49, luglio 2019.
  5. ^ a b c Teegarden's Star, in SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg.
  6. ^ B.J. Teegarden, Discovery of a New Nearby Star, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 589, n. 1, 20 maggio 2003, pp. L51–L53, Bibcode:2003ApJ...589L..51T, DOI:10.1086/375803.

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