Stemma del Regno di Sicilia | |
---|---|
Lo stemma, in origine inquartato normalmente, nasce come arme di pretensione di Pietro III d'Aragona sul trono di Sicilia. Con Federico III, assume la definitiva inquartatura in croce di Sant'Andrea con, al 1° e 4° quarto, le barre d'Aragona e con, al 2° e 3° quarto, l'aquila di Svevia-Sicilia[1]. Questa versione, con scudo coronato, vede le aquile affrontate[2]. | |
Blasonatura | |
Inquartato in decusse: nel primo e nel quarto d'Aragona; nel secondo e nel terzo di Svevia-Sicilia[3]. |
Lo stemma del Regno di Sicilia ha avuto, nel corso dei secoli, diverse incarnazioni, ma l'arme d'Aragona-Sicilia, ovvero lo scudo inquartato in decusse con l'aquila di Svevia-Sicilia e le barre d'Aragona, fu l'arme che, da un punto di vista araldico e storico, divenne maggiormente rappresentativa dell'isola, facendosi, inoltre, elemento distintivo degli stemmi reali e imperiali di alcune delle principali case regnanti d'Europa.
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Menendez149
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Fatás Cabeza
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Bascapè