Stile isabellino

Entrata della Cappella Reale di Granada.
Facciata dell'Istituto di San Gregorio, Valladolid
Monastero di San Juan de los Reyes, Toledo
Facciata della chiesa di Santa Maria, Aranda de Duero

Lo stile isabellino, anche chiamato gotico isabellino (in spagnolo, Gótico Isabelino), o tardo gotico castigliano, era lo stile architettonico predominante del Regno di Castiglia durante il regno dei Re cattolici (dalla fine del XV secolo agli inizi del XVI secolo). Émile Bertaux ha rinominato questo stile ispirandosi alla regina Isabella di Castiglia, una dei Re cattolici.[1][2]

Esso rappresenta il punto di transizione tra il gotico tardo e l'architettura del primo Rinascimento, con caratteri originali e influenze nelle decorazioni dalla tradizione castigliana, dal mudéjar, dall'arte delle Fiandre e, in minor misura, dall'architettura italiana. La considerazione del gotico isabellino come stile gotico o rinascimentale, come esempio di eclettismo architettonico, oppure come una fase del più corposo plateresco, è una questione dibattuta dagli storici dell'arte e ancora irrisolta.[3]

  1. ^ Annie Cloulas, Origines et évolution du terme "Plateresco", in Mélanges de la Casa de Velázquez, vol. 16, Madrid, Casa de Velázquez, 1980, p. 159, ISBN 978-84-600-2213-8.
  2. ^ Marcel Durliat, L'Architecture espagnole, Privat-Didier, 1966, p. 203.
  3. ^ "... is not satisfactory the supposedly enlightening the denomination of Gothic Plateresque, from the terminology adopted by D. Bayón for what Durliat called as Isabelline style and, as a binder of the one and the other (Marías), because if conceptually there is continuity, the ornamental repertoire used is very different, and there is no record of the use of the term for the medieval decorative fantasies. " Soto Caba, Virginia. "The Platersque issue" in ArteHistoria.

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