Storia del wrestling

La storia del wrestling, inteso come sport-spettacolo, ebbe inizio nei primi anni del 20º secolo e affonda le sue radici nelle fiere e nelle sfide di lotta (che spesso erano predeterminate) del 19º secolo.

Parallelamente, il wrestling inteso come sport di lotta si sviluppò nel 19º secolo a partire dalle tradizioni della lotta popolare e si diramò in lotta libera, principalmente nelle isole Britanniche, e lotta greco-romana, maggiormente diffusa nell'Europa continentale, trovando spazio già dall'inizio delle olimpiadi moderne nel 1896. Una vera e propria separazione tra il wrestling, inteso come sport-spettacolo (e quindi predeterminato) e la lotta ebbe inizio durante gli anni '20.

Dopo un periodo di flessione durante la seconda guerra mondiale, il wrestling acquisì popolarità al termine del conflitto e durante tutti gli anni '50 e '60, in quella che è riconosciuta come la prima età dell'oro del wrestling negli Stati Uniti, con Gorgeous George che ottenne un'enorme popolarità a livello nazionale. I decenni successivi alla guerra videro crescere il wrestling anche in Messico e in Giappone: nel primo, El Santo divenne una figura di riferimento tanto che si è spesso parlato di lui come di una delle "più grandi leggende dello sport messicano"[1], mentre oltreoceano Rikidōzan ottenne una popolarità simile.

L'interesse pubblico andò scemando durante gli anni '70, ma con l'avvento della TV via cavo si assistette ad una seconda età dell'oro del wrestling: nel panorama nordamericano l'espansione del wrestling vide tra i protagonisti Hulk Hogan, André the Giant, Randy Savage e Ric Flair. Per adattarsi alle esigenze televisive, il wrestling mutò profondamente, dando maggior risalto ai personaggi e alle storie; grazie alla televisione diversi wrestler giunsero ai media tradizionali, diventando delle vere celebrità e icone della cultura di massa. Un ulteriore incremento della popolarità fu dato dalla sempre più comune unione di piccole federazioni indipendenti al fine di crescere nel numero di fan, fino a diventare un fenomeno internazionale con l'esplosione della World Wrestling Federation.

La terza età dell'oro, iniziata nella seconda metà degli anni '90, deve la sua fortuna alla Monday Night War, il periodo di apice degli ascolti televisivi quando le promozioni della WWF e della World Championship Wrestling (WCW) si contendevano il primato televisivo, andando entrambe in onda per l'appunto il lunedì sera, con la Extreme Championship Wrestling (ECW) ad avere un ruolo importante.

Dopo il termine della Monday Night War, il pubblico americano ha gradualmente perso interesse nel wrestling, con i programmi televisivi della WWE, vincitrice della guerra di ascolti, che hanno visto diminuire i loro ascolti, nonostante una timida ripresa a partire dal 2018.[2] In parallelo si è assistito ad un crescente interesse nella lotta competitiva, con la crescita in popolarità delle arti marziali miste (spesso abbreviate in MMA, Mixed Martial Arts). Nonostante ciò, la WWE si è imposta come maggior potenza del wrestling nordamericano e mondiale, al punto che su YouTube detiene il primato di iscritti e visualizzazioni nella categoria relativa ai canali sportivi.[3][4]

  1. ^ Greatest Ever Mexicans - No 8, su my.opera.com. URL consultato il 12 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2007).
  2. ^ WWE® Reports Record Results For Fourth Quarter and Full Year 2018, su corporate.wwe.com.
  3. ^ WWE Surpasses 60 Million YouTube Subscribers, su wwe.com.
  4. ^ WWE’s YouTube channel surpasses 40 billion views, su foxsports.com.

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