Il suicidio assistito è l'aiuto medico e/o amministrativo portato a un soggetto che ha deciso di morire tramite suicidio.[1][2]
Il tema è oggetto di forte dibattito internazionale, sia per questioni di natura religiosa sia per questioni di natura etica.
A differenza dell'eutanasia, nel suicido assistito l'atto di togliersi la vita, somministrandosi le sostanze necessarie in modo autonomo e volontario, è compiuto interamente dal soggetto stesso e non da soggetti terzi, che invece si occupano di assistere la persona per gli altri aspetti: ricovero, preparazione delle sostanze e gestione tecnica/legale post mortem.[1][2]