Sukuma | ||||
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Nomi alternativi | Zukuma, waSukuma | |||
Luogo d'origine | Africa orientale | |||
Popolazione | 11 600 000 (2025)[1] | |||
Lingua | Sukuma, swahili | |||
Religione | Cristianesimo, Islam, Religioni tradizionali africane | |||
Gruppi correlati | Nyamwezi, Kimbu, Konongo, Sumbwa | |||
Distribuzione | ||||
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I Sukuma (noti anche come Zukuma o Wasukuma; in lingua sukuma Basukuma, Msukuma al singolare) sono un gruppo etno-linguistico bantu. Con una numerosità stimata intorno agli 11 milioni,[1] sono il maggiore gruppo etnico della Tanzania, di cui rappresentano circa il 16% della popolazione.
La regione d'origine dei Sukuma, chiamata Usukuma, è l'area a sudest del Lago Vittoria, nella parte della Tanzania più settentrionale e più vicina all'equatore.
I Sukuma appartengono a un gruppo di etnie fortemente correlate, che include anche Kimbu, Konongo, Nyamwesi e Sumbwa. Questi gruppi si riferiscono a sé stessi genericamente come "Nyamwesi" ("Wanyamwesi"); i nomi specifici hanno lo scopo di distinguere i vari gruppi. "Sukuma", in particolare, significa "del nord". A loro volta, i Sukuma sono suddivisi in due sottogruppi noti come Kinakio (situati nella parte settentrionale di Usukuma) e Kisomao (a sud).[2]
La lingua sukuma o nsukuma è una lingua bantu, classificata dai linguisti nel gruppo sukuma-nyamwesi; la maggior parte dei Sukuma parla anche swahili.