Sultanato di Iconio | |
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Il Sultanato di Rum nel 1190, alla vigilia della Terza crociata | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Sultanato di Rum |
Lingue ufficiali | persiano |
Lingue parlate | turco, greco |
Capitale | Iconio |
Altre capitali | Nicea Sivas |
Dipendente da | Impero selgiuchide (1077-1153) Impero bizantino (1161-1175) |
Politica | |
Forma di Stato | Monarchia |
Forma di governo | Sultanato |
Sultani | elenco |
Visir | elenco |
Nascita | 1077 con Suleyman I ibn Qutulmish |
Causa | Scissione dall'Impero selgiuchide |
Fine | 1307 |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | 400.000 km² (1243) |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Islam, Cristianesimo |
Religione di Stato | Islam |
L'espansione territoriale del sultanato dal 1100 al 1240 | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero bizantino |
Succeduto da | Impero bizantino Impero ottomano Ilkhanato |
Il Sultanato di Rûm, o Sultanato di Nicea o Sultanato di Iconio (dal nome delle due capitali succedutesi nel tempo: Nicea e Iconio, oggi İznik e Konya), è stato un sultanato turco-persiano situato nell'Anatolia, creato dalla dinastia dei turchi Selgiuchidi. In turco moderno esso viene chiamato Rûm Selçuklu Devleti o Anadolu Selçuklu Devleti o Konya Selçuklu Devleti.
Originariamente vassallo dell'Impero selgiuchide dell'Iran, il sultanato gli sopravvisse, rimanendo quale entità autonoma fino all’invasione mongola. Il termine "Rūm" deriva dalla parola araba usata per indicare l'Impero Romano. I Selgiuchidi chiamarono le terre del loro sultanato "di Rūm" perché fu istituito su terre considerate "romane" (romee), o bizantine.
Il sultanato prosperò, particolarmente tra il tardo XI e il XII secolo quando strappò ai Bizantini porti strategici sulle coste del Mar Mediterraneo e del Mar Nero. Nell'Anatolia i Selgiuchidi favorirono il commercio con un programma di costruzione di caravanserragli, che facilitarono l'afflusso di beni dall'Iran e dall'Asia Centrale ai porti. Nacquero commerci molto intensi, specialmente con i Genovesi in questo periodo.
L'accresciuto benessere permise al sultanato di assorbire altri Stati turchi stabilitisi in Anatolia dopo la battaglia di Manzicerta: i Danishmendidi, i Saltukidi (Saltuklu) e gli Artuqidi. I sultani selgiuchidi riuscirono con successo a respingere le Crociate, ma nel 1243 dovettero soccombere all'avanzata dei Mongoli. I Selgiuchidi divennero vassalli dei Mongoli, e nonostante gli sforzi di scaltri amministratori per preservare l'integrità dello Stato, il potere del sultanato si disintegrò nella seconda metà del XIII secolo, e scomparve completamente nel primo decennio del XIV.
Nei suoi ultimi decenni, il territorio del Sultanato selgiuchide di Rūm vide emergere un gran numero di piccoli principati, o beilicati (beylik]), tra i quali figurava l'Osmanoğlu, conosciuto più tardi come Ottomano, che prese il sopravvento.