Lo ione superossido è la specie chimica O2−,[1] la quale contiene sia una carica elettrica negativa, che un elettrone spaiato ed è quindi un anione e un radicale allo stesso tempo (ione radicalico). Inoltre, dato che la carica negativa e l'elettrone spaiato sono situati uno in un atomo di ossigeno e l'altro sull'altro atomo, rappresenta anche uno ione radicale distonico.[2][3] La presenza dell'elettrone spaiato rende questo ione molecolare paramagnetico.
Questo ione si forma dalla riduzione dell'ossigeno molecolare (diossigeno), che è una specie diradicalica, un tripletto.[4] Tale riduzione avviene per aggiunta di un elettrone ad uno dei due atomi O, che così acquista carica negativa e perde il carattere radicalico, mentre l'altro atomo di ossigeno resta con un elettrone spaiato. Questa trasformazione è esotermica: in fase gassosa l'affinità elettronica del diossigeno ammonta a 0,448 eV.[5] I metalli più attivi, prima di tutto quelli alcalini, riescono ad effettuare facilmente questa riduzione fornendo composti salini di questo anione, detti superossidi.[6]
I superossidi, inoltre, compongono quella categoria di composti dell'ossigeno in cui quest'ultimo ha numero di ossidazione -1/2 (cosa che comporta la carica totale di -1 nell'anione sopracitato). Un esempio di questi composti è KO2, il superossido di potassio.
^(EN) Richard A. J. O’Hair e Michael L. Gross, Distonic Ions: Editorial, in Journal of the American Society for Mass Spectrometry, vol. 24, n. 4, 1º aprile 2013, pp. 467–468, DOI:10.1007/s13361-013-0602-4. URL consultato il 30 aprile 2022.