Sus scrofa

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Cinghiale
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseMammalia
OrdineArtiodactyla
SottordineSuiformes
FamigliaSuidae
GenereSus
SpecieS. scrofa
Nomenclatura binomiale
Sus scrofa
Linneo, 1758
Sinonimi

Sus andamanensis, Sus aruensis, Sus babi, Sus ceramensis, Sus enganus, Sus floresianus, Sus goramensis, Sus natunensis, Sus nicobaricus, Sus niger, Sus papuensis, Sus ternatensis, Sus tuancus

Areale

Il cinghiale (Sus scrofa Linnaeus, 1758)[2] è un mammifero artiodattilo della famiglia dei suidi.

Originario dell'Eurasia e del Nordafrica, nel corso dei millenni il cinghiale è stato a più riprese decimato e reintrodotto in ampie porzioni del proprio areale ed anche in nuovi ambienti, dove si è peraltro radicato talmente bene, grazie alle sue straordinarie doti di resistenza e adattabilità, da essere considerato una delle specie di mammiferi a più ampia diffusione; ed è arduo tracciarne un profilo tassonomico preciso, in quanto le varie popolazioni, originariamente pure, hanno subito nel tempo l'apporto di esemplari alloctoni o di maiali rinselvatichiti.

Da sempre considerato al contempo una preda ambita per la sua carne ed un fiero avversario per la sua tenacia in combattimento, solo nel corso del XX secolo ha cessato di essere una fonte di cibo di primaria importanza per l'uomo, soppiantato in questo dal suo discendente domestico, il maiale. Per lo stretto legame con l'uomo, il cinghiale appare frequentemente, e spesso con ruoli da protagonista, nella mitologia di molti popoli.

  1. ^ (EN) Oliver & Leus, 2008, Sus scrofa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Sus scrofa, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

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