I tagli di Beeching (in inglese: Beeching cuts o Beeching Axe) erano un piano volto all'efficientamento del sistema ferroviario nazionalizzato del Regno Unito.
Il piano, redatto da Richard Beeching e pubblicato dal Consiglio della British Railways, era delineato in due relazioni: la prima, del 1963, era Il rimodellamento delle ferrovie britanniche mentre la seconda, del 1965, era Lo sviluppo dei principali corridoi ferroviari.
Il primo report identificava 2 363 stazioni e ottomila chilometri di linee ferroviarie da chiudere, ossia il 55% delle stazioni e oltre il 30% della lunghezza, con l'obiettivo di fermare le grosse perdite finanziarie causate durante un periodo di crescente competizione dal trasporto su gomma e di ridurre i sussidi ferroviari necessario per permettere alla rete di funzionare. Questa relazione, inoltre, includeva alcuni cambiamenti meno pubblicizzati, come il passaggio alla containerizzazione per i treni merci.
Il secondo report identificava un piccolo numero di linee principali sulle quali focalizzare gli investimenti.
Il piano ha provocato l'insorgere di proteste per salvare alcune stazioni e alcune linee ferroviarie; la maggior parte delle chiusure, comunque, è avvenuto come pianificato. Il nome di Beeching è rimasto associato alla chiusura di massa delle ferrovie e la perdita di molti servizi locali nel periodo che è seguito. Solo alcune delle linee sono state riaperte da allora: alcune piccole sezioni sono state preservate come ferrovie storiche, mentre altre sono state incorporate nella Rete ciclistica nazionale o trasformate in strade. Altre sono state completamente perse.