La tartana è un'imbarcazione a vela dotata di un unico albero a calcese[2] con vela latina alle volte affiancata da un fiocco. Quando le tartane erano armate con vela quadra, questa veniva indicata come "trevo"[3]. Il nome è usato anche per indicare un tipo di rete da pesca[4].
La tartana generalmente aveva una lunghezza di 16–20 m (fino a 25 secondo altri autori[5]) e un coefficiente di finezza circa 3,5. Veniva spesso utilizzata nel passato sui mariitaliani prevalentemente per il cabotaggio e la pesca.
^Nel terzo atto della "Tosca" di Puccini, la protagonista Floria Tosca prefigura all'amante Mario Cavaradossi la fuga in mare con una tartana dopo la finta fucilazione.
^Dizionario di Marina medievale e moderno edito dalla Reale Accademia d'Italia (1937); nonché Francesco Cardinali, Pasquale Borrelli, Dizionario della lingua italiana - novellamente corretto nelle dichiarazioni de' vocaboli, aumentato di spiegazioni etimologiche e di vocaboli omessi ed in più altre guise migliorato, dall'avvocato Pasquale Borrelli, Nobile, 1846-1851.
^Sergio Bellabarba, Edoardo Guerrieri, Vele italiane della costa occidentale: dal Medioevo al Novecento, Hoepli, 2002, ISBN 88-203-3081-4
^Padre A. Guglielmotti, Squadra permanente della Marina Romana. Storia dal 1573 al 1655, Roma, 1882