Una rappresentazione artistica dell'antico Marte e dei suoi oceani basata su dati geologici.Si ritiene che la regione blu a bassa topografia nell'emisfero settentrionale marziano sia stata il sito di un oceano primordiale di acqua liquida.[1]
La teoria dell'oceano su Marte suggerisce che, nelle prime fasi della sua storia geologica, quasi un terzo della superficie del pianeta fosse ricoperto da un vasto oceano di acqua liquida.[2][3][4] Questo oceano primordiale, noto come Paleo-Oceano[1] o Oceanus Borealis,[5] si sarebbe esteso nel bacino di Vastitas Borealis, una regione situata nell'emisfero settentrionale a circa 4–5 km sotto il livello medio di elevazione del pianeta, tra 4,1 e 3,8 miliardi di anni fa. Le evidenze a sostegno di questa ipotesi includono formazioni geografiche che somigliano a linee di costa e le proprietà chimiche rilevate nel suolo e nell'atmosfera marziana.[6][7][8] Per permettere la presenza di acqua liquida in superficie, Marte avrebbe dovuto avere un'atmosfera più densa e un clima significativamente più caldo rispetto a quello attuale.[9][10][11][12]