La teoria della nullificazione, nella storia costituzionale degli Stati Uniti, è una teoria giuridica secondo cui uno Stato federato avrebbe il diritto e potere di annullare o invalidare unilateralmente qualsiasi legge federale che tale Stato abbia interpretato come incostituzionale rispetto alla Costituzione.[1]
Nel corso della storia degli Stati Uniti d'America, la teoria è stata rigettata più volte, in più casi e sentenze, dalla magistratura federale e dalla magistratura degli stessi Stati federati.