La teoria del mondo piccolo o dei piccoli mondi, o effetto del mondo piccolo è una teoria matematica e sociologica che sostiene che tutte le reti complesse presenti in natura sono tali che due nodi qualunque possono essere collegati da un percorso costituito da un numero relativamente piccolo di collegamenti[1]. In matematica la teoria è studiata come branca della teoria dei grafi, in particolare in ambito informatico con applicazioni, per esempio, in biologia, economia e sociologia.
A volte si fa riferimento ad essa come alla teoria dei sei gradi di separazione. La prima formulazione del concetto risale al libro Catene (1929) dello scrittore ungherese Frigyes Karinthy.