Terremoto dell'Emilia del 20 maggio 2012 | |
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Localizzazione dell'epicentro e scala delle intensità | |
Data | 20 maggio 2012 |
Ora | 04:03:52 (CEST) |
Magnitudo momento | 5,9[1] |
Profondità | 6,3 km |
Distretto sismico | Pianura Padana emiliana |
Epicentro | Finale Emilia (MO), Italia 44°52′33.6″N 11°16′55.2″E |
Stati colpiti | Italia |
Maremoto | No |
Vittime | 7[2] |
Posizione dell'epicentro
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Terremoto dell'Emilia del 29 maggio 2012 | |
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Localizzazione dell'epicentro e scala delle intensità | |
Data | 29 maggio 2012 |
Ora | 09:00:03 (CEST) |
Magnitudo momento | 5,8[3] |
Profondità | 8,1[3] km |
Distretto sismico | Pianura padana emiliana |
Epicentro | Medolla, Italia 44°48′50.4″N 11°04′44.4″E |
Stati colpiti | Italia |
Maremoto | No |
Vittime | 20[4] |
Posizione dell'epicentro
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Il terremoto dell'Emilia del 2012 è stato un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della Pianura Padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Parma, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in un'area molto vasta comprendente tutta l'Italia centro-settentrionale e parte della Svizzera, della Slovenia, della Croazia, dell'Austria, della Francia sud-orientale e della Germania meridionale[5][6]. Già tra il 25 e il 27 gennaio 2012 si ebbero in zona fenomeni significativi[7], ma la prima scossa più forte, di magnitudo 5.9[3] è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana (02:03:52 UTC), con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), con ipocentro a una profondità di 6,3 km[8][9].
Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03 ora italiana (07:00:03 UTC), una nuova scossa molto forte di magnitudo 5.8[3] è stata avvertita in tutta l'Italia settentrionale[10][11][12], creando panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo; l'epicentro è situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. A quella delle 9:00 sono seguite altre tre scosse rilevanti: una alle 12:55 di magnitudo 5.5, una alle 13:00 di magnitudo 5.0 e un'ulteriore scossa alla stessa ora di magnitudo 4.9[3]. Il 31 maggio 2012 alle 16:58 una scossa di magnitudo 4.0 con epicentro a Rolo e Novi di Modena[13], ha colpito la zona della bassa reggiana e dell'Oltrepò mantovano, già molto provate dalle scosse dei giorni precedenti che avevano avuto come epicentro la vicina area della bassa modenese. Sempre la sera del 31 maggio alle ore 21:04 si è verificata una scossa di magnitudo 4.2 con epicentro a San Possidonio[14].
Queste scosse sono state seguite da uno sciame sismico con scosse di magnitudo variabile di minore entità. Un'altra scossa di magnitudo 5.1 è stata avvertita in tutto il Nord Italia il 3 giugno 2012 alle ore 21:20:43 ora italiana (19:20:43 UTC), con epicentro in Novi di Modena.
Le accelerazioni di picco registrate dall'accelerometro di Mirandola durante le scosse più forti del 20 maggio e del 29 maggio sono state rispettivamente di 0,31 g e di 0,29 g, valori che in base alla carte vigenti di pericolosità sismica renderebbero stimabile in circa 2 500 anni il tempo di ritorno di ciascun evento nella medesima area[15].
I due eventi sismici principali hanno causato un totale di 27 vittime (22 nei crolli, tre per infarto o malore[4] e due per le ferite riportate), in maggioranza dipendenti di aziende distrutte. Il 4 giugno 2012 è stato proclamato giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto[16].
L'intensità massima dei terremoti, stimata come cumulo degli effetti della sequenza, è stata pari a VIII, secondo la scala macrosismica europea (EMS-98)[6].