In statistica, il test di verifica d'ipotesi è uno strumento atto a verificare la veridicità di un'ipotesi formulata, che si presta ad essere confermata o smentita dai dati osservati sperimentalmente. La verifica di ipotesi è composta da una serie di passaggi: la fase iniziale consiste nella formulazione dell'ipotesi da saggiare (ovvero, da verificare); successivamente, viene effettuato il calcolo di una statistica di test. Infine, viene presa una decisione, confrontando la statistica di test con un valore critico o, in alternativa, valutando un valore p calcolato dalla statistica di test.
Il metodo con cui si valuta l'attendibilità di un'ipotesi è il metodo sperimentale, che consiste nel determinare le conseguenze di un'ipotesi in termini di eventi osservabili e nel valutare se la realtà osservata si accorda o meno con l'ipotesi fatta su di essa. L'intero processo, effettuato sulla base dell'evidenza campionaria, non deve essere inteso in termini assoluti: la verifica di ipotesi nasce dall'esigenza di provare a saggiare un'ipotesi sulla popolazione, la quale non è osservabile direttamente; la finitezza delle informazioni in possesso del ricercatore (il campione) permette di avanzare delle ipotesi sul totale dell'informazione (popolazione). Pertanto, le conclusioni ottenute dalla verifica di ipotesi vanno intese come probabilistiche e soggette a margini di errore, riflettendo l'incertezza intrinseca dovuta al campionamento e alla variabilità naturale dei dati.
La procedura di verifica di ipotesi coinvolge diverse fasi: