La teurgia (in greco antico: θεουργία?, theurghía) è una pratica religiosa esercitata soprattutto nell'antichità greco-romana pre-cristiana, finalizzata a produrre miracoli, benefici prodigiosi,[1] e a sviluppare poteri con cui i teurghi giungevano a identificarsi con la propria parte divina e a ottenere l'immortalità.[2]
^«Arte di giungere a conoscenze soprannaturali e di operare miracoli con soccorso degli spiriti o genii. Filosofi eminenti, come Giamblico e Porfirio, la coltivarono, convinti che con le invocazioni e con certe pratiche si poteva avere commercio con gli spiriti, comandarli, operare cose meravigliose. Era, in fondo, una specie di magia bianca; ma questi filosofi tenevano molto a differenziarsi dai maghi, che, dicevano, operavano col soccorso dei demoni» (Armando Pappalardo, Dizionario di scienze occulte, alla voce «teurgia», pag. 339, Milano, Hoepli, 1922).