Thai Sa | |
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Re di Ayutthaya | |
In carica | 1709 – 1733 |
Predecessore | Phrachao Suea |
Successore | Borommakot |
Nascita | 1678 |
Morte | Ayutthaya, gennaio 1733 |
Dinastia | Ban Phlu Luang |
Padre | Phrachao Suea |
Madre | Phanwasa |
Consorte | Rachanurak |
Figli | nove figli e figlie, tra i quali i principi Narenthon, Aphai e Poramet |
Religione | Buddhismo Theravada |
Re Thai Sa (in thailandese สมเด็จพระที่นั่งท้ายสระ, nome regale Sanphet IX, พระบาทสมเด็จพระสรรเพชญที่ 9 o Phuminthararacha, พระเจ้าภูมินทราชา) (1678 – Ayutthaya, gennaio 1733) è stato dal 1709 al 1733 il 31º sovrano del Regno di Ayutthaya, fondato nel 1350 da Ramathibodi I nei territori dell'odierna Thailandia. Era il figlio maggiore del predecessore Phrachao Suea, il cui padre Phetracha aveva guidato la rivoluzione del 1688 e usurpato il trono alla fine del regno di re Narai, fondando la dinastia Ban Phlu Luang.
Durante il regno di Thai Sa vi fu un incremento dell'immigrazione cinese, un importante personalità cinese fu nominata ministro delle Finanze e affidò a connazionali posti di responsabilità. Fu l'inizio di grandi scambi commerciali tra l'Impero cinese e il Siam, che esportò principalmente riso intensificandone la produzione e diventando uno dei maggiori produttori e esportatori dell'intera Asia.[1][2]
La violenza che caratterizzò la rivoluzione del 1688 fu forse la causa delle notizie, probabilmente distorte, riportate nelle antiche cronache di Thonburi e dei primi regni di Rattanakosin, secondo le quali molti monarchi della dinastia Ban Phlu Luang furono i responsabili della decadenza che causò la caduta di Ayutthaya nel 1767. Fu comunque la dinastia più longeva del regno.[3]