The Rugby Championship 2014
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Competizione | Rugby Championship |
Sport | ![]() |
Edizione | 19ª |
Organizzatore | SANZAAR |
Date | dal 16 agosto 2014 al 4 ottobre 2014 |
Luogo | Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica |
Partecipanti | 4 |
Formula | girone unico |
Risultati | |
Vincitore | ![]() (13º titolo) |
Secondo | ![]() |
Terzo | ![]() |
Bledisloe Cup | ![]() |
Mandela Plate | ![]() |
Freedom Cup | ![]() |
Trofeo Puma | ![]() |
Statistiche | |
Miglior marcatore | ![]() |
Record mete | ![]() |
Incontri disputati | 12 |
Pubblico | 431 417 (35 951 per incontro) |
Cronologia della competizione | |
Il Rugby Championship 2014 (in inglese 2014 Rugby Championship) fu la 3ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica nonché la 19ª assoluta del torneo annuale internazionale di rugby a 15 dell'Emisfero Sud.
Si tenne dal 14 agosto al 4 ottobre 2014 e fu vinto per la tredicesima volta dalla Nuova Zelanda. A seguito di accordi commerciali di sponsorizzazione, in Argentina il torneo fu noto come 2014 Personal Rugby Championship[1], in Australia come 2014 Castrol Edge Rugby Championship[2], in Nuova Zelanda come 2014 Investec Rugby Championship[3] e in Sudafrica come 2014 Castle Rugby Championship[4].
La partita inaugurale del torneo, tenutasi il 16 agosto a Sydney, fu il 150º incontro internazionale tra Australia e Nuova Zelanda[5]: ai 4 calci piazzati del neozelandese Aaron Cruden fecero riscontro gli altrettanti della sua controparte Kurtley Beale, che originarono così il settimo pareggio di sempre tra le due nazionali[5].
Nonostante la partenza senza vittoria, gli All Blacks si aggiudicarono il torneo con un turno d'anticipo battendo 34-13 l'Argentina a La Plata[6] ancorché privi di Aaron Cruden che, non svegliatosi in tempo per gli effetti dei troppi alcolici assunti la sera prima, perse ad Auckland l'aereo per il Sudamerica e fu sospeso dalla federazione per il resto del torneo[7]. Inifluente la sconfitta neozelandese in Sudafrica all'ultimo turno.
Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[8].