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Dati | |
Sport | ![]() |
Data | dal 9 al 16 gennaio 2022 |
Edizione | 48ª |
Categoria | Professionistico |
Organizzatore | WPBSA |
Sponsor | Cazoo |
Montepremi | £725000 |
Località | ![]() |
Impianto | ![]() |
Tipologia | Non-Ranking |
Century breaks | 26 |
Miglior break | ![]() |
Campione in carica | ![]() |
Risultati | |
Vincitore | ![]() |
Finalista | ![]() |
Punteggio finale | 10–4 |
Semi-finalisti | ![]() ![]() |
Cronologia della competizione | |
Il Masters 2022 è stato il decimo evento professionistico della stagione 2021-2022 di snooker, il secondo Non-Ranking, e la 48ª edizione di questo torneo, che si è disputato dal 9 al 16 gennaio 2022, presso l'Alexandra Palace di Londra, in Inghilterra.[1]
È stato il secondo evento stagionale Tripla corona dello snooker.
Il torneo è stato vinto da Neil Robertson, il quale ha battuto in finale Barry Hawkins per 10-4.[2] L'australiano si è aggiudicato così il suo secondo Masters, dopo il trionfo del 2012, eguagliando a questa quota Alex Higgins, John Higgins e Mark Williams, il suo settimo titolo Non-Ranking, il primo dal Champion of Champions 2019, e il suo sesto torneo della Tripla Corona, in carriera.
Robertson ha disputato la sua quarta finale in questo torneo, dopo il successo del 2012 ai danni di Shaun Murphy e le sconfitte del 2013 contro Mark Selby e del 2015 contro Shaun Murphy, e la sua terza finale in stagione, dopo il successo all'English Open ai danni di John Higgins e la sconfitta al World Grand Prix (evento precedente a questo) contro Ronnie O'Sullivan.
Hawkins ha disputato la sua seconda finale in questo torneo, dopo la sconfitta del 2016 contro Ronnie O'Sullivan, e la sua prima finale in un torneo professionistico dal Paul Hunter Classic 2019, vinta contro Kyren Wilson.
Robertson e Hawkins non si sfidavano in uno scontro diretto dagli ottavi di finale dell'English Open 2020, in cui a trionfare era stato l'australiano per 4-2. Si tratta della prima finale giocata tra i due.
Il campione in carica era Yan Bingtao, il quale è stato eliminato agli ottavi di finale da Mark Williams.
Durante il corso del torneo sono stati realizzati 26 century breaks,[3] quattro in meno della precedente edizione.
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