The Smiths

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The Smiths
Gli Smiths nel 1984. Da sinistra a destra: Andy Rourke, Morrissey, Johnny Marr e Mike Joyce.
Paese d'origineRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereJangle pop[1][2][3][4]
Post-punk[5][6][7][8]
Periodo di attività musicale1982 – 1988
Album pubblicati16
Studio4
Live1
Raccolte11
Logo ufficiale
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Sito ufficiale

The Smiths sono stati un gruppo pop rock britannico, formatosi a Manchester nel 1982.

La band, formata da Morrissey (voce), Johnny Marr (chitarra), Andy Rourke (basso) e Mike Joyce (batteria), raggiunta la popolarità negli anni ottanta, è diventata una delle più importanti band alternative rock emerse nella scena indie del periodo[9] ed ha esercitato una grande influenza nello sviluppo della musica rock degli anni successivi, ed è considerato il "gruppo guitar pop più importante del decennio" da Simon Goddard[10]. Nel 2002 un sondaggio condotto dalla rivista NME ha decretato gli Smiths la "band più influente di tutti i tempi"[11].

Gli Smiths sono stati scritturati dall'etichetta indipendente Rough Trade Records, con cui hanno pubblicato quattro album in studio: The Smiths (1984), Meat Is Murder (1985), The Queen Is Dead (1986) e Strangeways, Here We Come (1987). Tutti compaiono nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone. Nella nuova versione della lista, stilata nel 2020, è presente solo The Queen is Dead.

Svariati singoli del gruppo sono entrati tra le prime venti posizioni della classifica britannica dei singoli e tutti e cinque gli album nella top 5 della classifica britannica degli album (di cui uno salito al primo posto). In seguito allo scioglimento degli Smiths nel 1987, Morrissey e Marr hanno intrapreso entrambi la carriera solista.

Nel 2014 e nel 2015 gli Smiths sono stati nominati per l'ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame[12][13].

  1. ^ (EN) The Smiths, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) Harry Lime, The Smiths, Lulu.com, p. 38.
  3. ^ (EN) Johnny Marr - The Smiths & the Art of Gunslinging, su google.it. URL consultato il 1º giugno 2022.
  4. ^ (EN) Pete Prown, Harvey P. Newquist, Legends of Rock Guitar The Essential Reference of Rock's Greatest -Guitarists, H. Leonard, 1997, p. 238.
  5. ^ post-punk.com. URL consultato il 18 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2017).
  6. ^ The 50 Best Post-Punk Albums, su pastemagazine.com. URL consultato il 18 febbraio 2017.
  7. ^ POST PUNK, su underground-england.co.uk. URL consultato il 18 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2017).
  8. ^ (EN) ‘The Smiths’ at 30: Classic Track-By-Track Review, su Billboard, 20 febbraio 2014. URL consultato il 26 aprile 2022.
  9. ^ Simon Reynolds, Rip It Up and Start Again: Postpunk 1978–1984 (London: Penguin, 2005), p. 392; e Stephen Thomas Erlewine, "The Smiths: Biography", su allmusic.com..
  10. ^ Simon Goddard. "The Last Rites", Q. No. 250, May 2007.
  11. ^ The Smiths: most influential artist ever—NME, su morrissey-solo.com, Morrissey-Solo, 15 aprile 2012.
  12. ^ (EN) Green Day, Nine Inch Nails, Smiths Nominated for Rock and Roll Hall of Fame, su rollingstone.com, Rolling Stone, 9 ottobre 2014. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).
  13. ^ (EN) Janet Jackson, N.W.A, Los Lobos among Rock and Roll Hall of Fame nominees, CNN, 8 ottobre 2015.

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