Thomas Bridges (1842 – Buenos Aires, 15 luglio 1898) è stato un missionario e linguista britannico, il primo a compiere con successo una missione presso i popoli indigeni della Terra del fuoco, in Argentina.
Adottato e cresciuto in Inghilterra da George Pakenham Despard, accompagnò suo padre in Argentina con la Compagnia Missionaria della Patagonia. Dopo un feroce attacco indigeno, Despard lasciò la missione con sede all'isola di Keppel per tornare in Inghilterra con la sua famiglia. Alla fine degli anni sessanta del XIX secolo, Bridges lavorò nella collocazione della missione nella zona dove oggi sorge la città di Ushuaia.
Preso l'ordine e sposatosi durante un viaggio in Gran Bretagna nel 1868-1869, Bridges tornò in Terra del fuoco con sua moglie. A Ushuaia nacquero quattro dei loro sei figli. Egli continuò a lavorare con i Selk'nam e gli Yamana per quasi vent'anni, finché l'arrivo del governo argentino, il quale si limitò solo a rivendicare la sovranità su quella zona senza interferire nei lavori della missione, cambiò comunque la situazione in quella parte di mondo (si pensi che, non appena gli argentini tornarono a nord dopo la prima visita, un'epidemia di morbillo si diffuse ad Ushuaia uccidendo quasi la metà degli Yamana presenti). Quando, per una serie di fattori che si aggiungono al discorso epidemico, Bridges rinunciò a portare avanti ulteriormente la missione, il governo argentino gli diede un gran pezzo di terra su cui il missionario costruì una tenuta di 50.000 acri.
Bridges è noto soprattutto per il contributo dato nello studio della lingua Yamana, una lingua sottovalutata da molti degli inglesi che erano stati impegnati nella missione in loco precedentemente. Imparò il linguaggio indigeno da giovane, accompagnando a tale studio quello della cultura di quel popolo. Compilò una grammatica e un dizionario Inglese-Yamana che contava circa 32.000 parole; si consideri che Despard ed altri missionari, negli anni precedenti, sostenevano di avere la padronanza dello Yamana conoscendo appena 700 parole. Il figlio di Thomas, Lucas Bridges, donò il lavoro alla British Library di Londra nel 1930.