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Tomba di Humayun | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1993 |
Scheda UNESCO | (EN) Humayun's Tomb (FR) Tombe de Humayun, Delhi |
La tomba di Humāyūn (in hindi हुमायूँ का मक़बरा, Urdu: ہمایون کا مقبره - Humāyūn kā Maqbara) è un complesso di edifici inerenti alla sepoltura dell'imperatore moghul Humāyūn, commissionato dalla moglie dello stesso, Bega Begum nel 1562 d.C. e progettato dall'architetto persiano Mirak Mīrzā Ghiyāth.[1] Si tratta della prima tomba-giardino nel Subcontinente indiano, e si trova in India, a Delhi, nel quartiere di Nizamuddin East, vicina alla cittadella Dina-panah (nota anche come Purana Qila) fondata da Humayun nel 1533. Si tratta anche della prima struttura in arenaria rossa di simili dimensioni[2][3][4] Il complesso è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1993, e da questa data è oggetto di importanti lavori di restauro, tuttora in corso.
Il complesso include la tomba principale dell'imperatore Humāyūn, che a sua volta ospita le tombe di alcune mogli, fra cui Bega e Ḥamīda Bēgum, di Dārā Shikōh, figlio del successivo imperatore Shāh Jahān, e di numerosi altri successori moghul, tra cui gli imperatori Jahandar Shah, Farrukhsiyar, Rafi' ul-Darjat, Rafi' ul-Daulat e ʿĀlamgīr II.[5][6][7] Rappresenta certamente un enorme salto di qualità nella produzione architettonica moghul e, insieme al suo giardino in Chahar bagh - elemento tipico nei giardini persiani, ma ancora inedito all'epoca in India - si pose come una delle architetture di riferimento per la realizzazione di opere successive. Il mausoleo si pone inoltre in contrasto con la semplicità del complesso funerario del padre di Humāyūn - il primo imperatore moghul Bābur - ospitata nei giardini detti Bāgh-e Bābur a Kabul, in Afghanistan. Ciononostante a Bābur va riconosciuto il fatto di essere stato il primo imperatore a venir seppellito in un giardino del paradiso.[8][9] Basata sul modello del Gur-e Amir di Samarcanda, la tomba dell'avo Tamerlano conquistatore dell'Asia, la tomba di Humāyūn creò un precedente per i successivi mausolei imperiali moghul, il cui picco artistico e creativo è rappresentato dal Tāj Maḥal di Āgrā.[10][11][12]
Il sito dell'opera è stato scelto in prossimità del fiume Yamuna, data anche la sua vicinanza con il Nizamuddin Dargah, il mausoleo del santo sufi di Delhi Niẓāmuddīn Awliyāʾ, e alla sua residenza, Chilla Niẓāmuddīn Awliyāʾ; i governanti della città erano infatti particolarmente devoti al santo. In tarda epoca moghul, l'ultimo imperatore Bahādur Shāh II si rifugiò nel complesso insieme ad altri tre principi durante i moti indiani del 1857 e lì venne catturato dal capitano Hodson; in seguito scelse la via dell'esilio verso Rangoon, (attualmente Yangon).[1][13]
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