La traduzione metatestuale è uno dei tipi di traduzione individuati dal semiologo estone Peeter Torop nell'ambito della traduzione totale, insieme alla traduzione testuale, alla traduzione intertestuale e intestuale e alla traduzione deverbalizzante. Egli definisce questo tipo di traduzione come “la traduzione di un testo intero in una cultura”[1]. Ciò significa che un testo tradotto è sempre accompagnato da un apparato di strumenti metacomunicativi, come manuali, recensioni, citazioni e così via, che possono avere vita autonoma rispetto al prototesto. Non solo, questi metatesti permettono al lettore di interpretare il prototesto, diventandone una lettura complementare, preventiva o una rilettura.