Transumanesimo nella fantascienza

Il transumanesimo nella fantascienza è un tema molto trattato. La letteratura fantascientifica spesso descrive scenari in cui la tecnologia migliora la condizione umana ed è occasionalmente ambientata in società utopiche (o tecno-utopiche). Tuttavia, la fantascienza spesso descrive umani tecnologicamente aumentati o di altri esseri postumani con intenzione ammonitiva. Gli scenari più pessimistici rappresentano realtà distopiche causate dall'uso incauto dell'ingegneria biomedica.

Esempi di "narrativa transumanista" includono romanzi di Linda Nagata, Greg Egan, Zoltan Istvan e Hannu Rajaniemi. I romanzi transumanisti sono spesso di natura filosofica ed esplorano l'impatto ipotetico di simili tecnologie sulla vita umana. I romanzi di Nagata, ad esempio, riguardano la relazione tra il naturale e l'artificiale, e suggeriscono che, se le modifiche transumane della natura possono essere da un lato benefiche, possono anche essere pericolose, quindi non dovrebbero essere prese alla leggera.[1] Il romanzo Diaspora di Greg Egan pone domande sull significato di idee come la riproduzione in una società post-umana. Il romanzo di Istvan, The Transhumanist Wager esplora i limiti fino ai quali una persona potrebbe spingersi allo scopo di otterere l'immortalità tramite mezzi scientifici e tecnologici.[2] Il romanzo di Rajaniemi, sebbene più orientato all'azione, esplora temi come la morte e la finitezza nella vita post-umana.

Rappresentazioni immaginarie di scenari transumanisti esistono anche in altri media, come film (Transcendence), serie televisive (Gli Antichi di Stargate SG-1), manga e anime (Ghost in the Shell), giochi di ruolo (Rifts e Eclipse Phase) e videogiochi (Deus Ex o BioShock).

  1. ^ aleph.se, http://www.aleph.se/Trans/Cultural/Art/nagata.html. URL consultato il 9 maggio 2012.
  2. ^ Giulio Prisco (May 15, 2013). "book review | The Transhumanist Wager". kurzweilai.net.

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