Trattato di Marrakech per facilitare l'accesso ai testi pubblicati alle persone cieche, con incapacità visive o altre difficoltà ad accedere al testo stampato | |
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Tipo | trattato universale |
Contesto | Diritto d'autore, Accessibilità |
Firma | 28 giugno 2013 |
Luogo | Marrakech |
Condizioni | ratifica di almeno 20 paesi |
Firmatari | 51 |
Depositario | Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale |
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Il trattato di Marrakech, ufficialmente «Trattato di Marrakech per facilitare l'accesso ai testi pubblicati alle persone cieche, con incapacità visive o altre difficoltà ad accedere al testo stampato»,[1][2] è un trattato internazionale sottoscritto su impulso Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI), a Marrakech, Marocco, il 28 giugno 2013,[3][4] che ha introdotto il principio che il diritto d'autore trova una vistosa deroga di fronte alla necessità di permettere ai non vedenti o ipovedenti di accedere su un piano di parità al sapere.[5][6] ll documento contiene eccezioni alla proprietà intellettuale per i testi destinati a persone con disabilità visiva (in audio, Braille, con caratteri ingranditi o in versione elettronica); resta fermo che tale beneficio si applica solo a favore dei disabili, mentre nei confronti degli altri soggetti trova piena applicazione la tutela del diritto d'autore. Il trattato, inoltre, sancisce che tali libri possano essere scambiati, a livello transnazionale, fra organizzazione e organizzazione.
La firma è stata salutata con entusiasmo dalla European Blind Union, l'organizzazione che rappresenta i non vedenti europei: infatti, essa stima in 285 milioni gli ipovedenti in tutto il mondo e afferma che solo il 5% dei libri che vengono pubblicati è oggi disponibile in versione accessibile.[7]