Trattato di Saint-Germain-en-Laye del 29 giugno 1679 | |
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Contesto | Guerra di Scania |
Firma | 29 giugno 1679 |
Luogo | Saint-Germain-en-Laye, Francia |
Efficacia | 28 luglio 1679 |
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Trattato di Saint-Germain-en-Laye del 25 ottobre 1679 | |
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Contesto | Guerra di Scania |
Firma | 25 ottobre 1679 |
Luogo | Saint-Germain-en-Laye, Francia |
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Il trattato di Saint-Germain-en-Laye del 1679 (detto più propriamente trattati di Saint-Germain-en-Laye del 1679) furono una serie di accordi stipulati alla fine della guerra di Scania tra Svezia, Francia e Brandeburgo.[1] Con il primo trattato di Saint-Germain del 1679, la Svezia riottenne tutti i propri domini di Brema-Verden e della Pomerania svedese, persi a favore del Brandeburgo nella guerra di Scania.[1][2] La Svezia rettificò il trattato il 28 luglio 1679.[1] Il 25 ottobre di quello stesso anno, il Brandeburgo concluse col regno di Francia quello che divenne noto come secondo trattato di Saint-Germain del 1679.
Il trattato è considerato da alcuni come "la peggior sconfitta politica" dell'elettore Federico Guglielmo I di Brandeburgo.[3] Questi venne costretto dalla Francia a restituire alla Svezia ciò che egli considerava suo possedimento per diritto,[4] e sul quale aveva posto quattro anni di sforzi bellici in campagna militare.