I due Tribunali del popolo romeno (in romeno: Tribunalele Poporului), il Tribunale del popolo di Bucarest e il Tribunale del popolo della Transilvania settentrionale (che risiedeva a Cluj) furono istituiti dal governo della Romania del secondo dopoguerra, supervisionato dalla Commissione alleata di controllo per processare alcuni sospetti criminali di guerra, in linea con l'articolo 14 dell'accordo di armistizio con la Romania che affermava: "Il governo e l'alto comando rumeni si impegnano a collaborare con l'alto comando alleato (sovietico) nell'arresto e nel processo delle persone accusate di crimini di guerra".[1][2]