Triossido di diazoto | |
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Nome IUPAC | |
trioxido-1κ2O,2κO-dinitrogen(N—N) | |
Nomi alternativi | |
anidride nitrosa, ossido di azoto(III) sesquiossido di azoto (arcaico) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | N2O3 |
Aspetto | solido o liquido blu |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 234-128-5 |
PubChem | 61526 |
SMILES | N(=O)[N+](=O)[O-] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,447 |
Solubilità in acqua | reagisce |
Temperatura di fusione | -100,7 °C (172,5 K) |
Temperatura di ebollizione | ~ 3,5 °C (~ 276,6 K) (con dissociazione) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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Il triossido di diazoto,[1] nome sistematico ossido di azoto(III) e noto come anidride nitrosa in nomenclatura tradizionale,[2] è un ossido dell'azoto di formula molecolare N2O3 in cui N è allo stato di ossidazione +3 (medio[3]). La sua formula semistrutturale è ON−N(O)2, dove un atomo di azoto è +2 e l'altro +4. Nonostante questa insolita struttura, formalmente è l'anidride dell'acido nitroso,[4] ma si mostra esserlo anche di fatto (vide infra). Questa forma molecolare vale nella condizione più stabile per questo composto, che si ha a basse temperature, sia allo stato solido che in parte allo stato liquido (punto di fusione -100,7 °C, punto di ebollizione ~ 3,5 °C), entrambi di colore azzurro.[5]
Già in parte allo stato liquido, infatti, ma specialmente allo stato di vapore si instaura un equilibrio di dissociazione in monossido di azoto e biossido di azoto e il grado di dissociazione aumenta all'aumentare della temperatura:
La dissociazione e quindi la formazione dei prodotti inizia ad essere apprezzabile a partire da circa -30 °C.[7]