Tumori neuroendocrini | |
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Specialità | endocrine oncology |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D018358 |
I tumori neuroendocrini[1] sono neoplasie che originano dalle cellule del cosiddetto sistema neuroendocrino diffuso (SNED). Il concetto di sistema neuroendocrino diffuso deriva dall'evoluzione del precedente concetto di sistema APUD (Amine Precursor Uptake and Decarboxylation) formulato da A.G.E. Pearse nel 1968. Il sistema neuroendocrino è costituito da cellule che hanno sia le caratteristiche tipiche delle cellule endocrine, che producono gli ormoni, sia quelle tipiche delle cellule nervose. Le cellule neuroendocrine sono presenti in tutto l'organismo e, nei diversi organi, svolgono funzioni specifiche come regolare il flusso di aria nei polmoni o la velocità del cibo nel tratto gastrointestinale.
Rappresentano un gruppo eterogeneo di tumori a differente grado di differenziazione e malignità, caratterizzate da peculiari caratteristiche biologiche che permettono specifiche strategie di diagnosi e terapia. I NET gastrici (g-NET) provengono da cellule simil-enterocromaffini (ECL), le cellule che servono a controllare la secrezione acida dello stomaco[2] e secernono serotonina e altri peptidi con funzione di controllo sulle altre cellule gastriche[3].
I tumori neuroendocrini gastrici ben differenziati[4], quindi con cellule tumorali di grado 1[5], rappresentano il 5-15% dei casi di neoplasie neuroendocrine nel tratto gastrointestinale. Tra i g-NET[6], i tumori di tipo 3 rappresentano la sottocategoria più aggressiva, con la più alta incidenza di infiltrazione linfovascolare e metastasi alla diagnosi[7].