Tvrtko I di Bosnia | |
---|---|
![]() | |
Re di Bosnia | |
![]() | |
In carica | 26 ottobre 1377 – 10 marzo 1391 |
Predecessore | se stesso come Bano di Bosnia |
Successore | Stefano Dabiša |
Bano di Bosnia | |
In carica | 1353 – 26 ottobre 1377 |
Predecessore | Stefano II |
Successore | se stesso come re di Bosnia |
Nome completo | Stefano Tvrtko I |
Nascita | 23 agosto 1338 |
Morte | Bobovac, 10 marzo 1391 (52 anni) |
Sepoltura | Mile |
Casa reale | Kotromanić |
Padre | Ladislao Kotromanić |
Madre | Elena Šubić |
Consorte | Dorotea di Bulgaria |
Figli | Tvrtko II |
Religione | cattolicesimo |
Firma | ![]() |
Stefano Tvrtko I Kotromanić (in serbo-croato Stjepan/Stefan Tvrtko / Стјепан/Стефан Твртко; nei documenti in latino Tuartchus, Tuartcus o Tuarchus, da cui le forme italiane Tuartco, Tuarcho o Tuarco[1][2]; 23 agosto 1338 – Bobovac, 10 marzo 1391) fu bano di Bosnia dal 1353 e poi, dal 1377, primo re di Bosnia.
Membro della dinastia dei Kotromanić, successe allo zio Stefano II nel 1353, ma essendo ritenuto troppo giovane, il padre di Tvrtko, Ladislao, governò brevemente come reggente, seguito dalla madre del ragazzo, Elena Šubić. Una volta assunto in maniera effettiva al potere, Tvrtko entrò in contrasto con il clero cattolico attivo nella sua terra, ma in seguito riappacificò i rapporti e strinse delle salde relazioni con tutte le comunità religiose del suo regno. Dopo le difficoltà iniziali, dovute alla perdita di gran parte della Bosnia a favore del suo signore supremo, il re Luigi I d'Ungheria, e la breve deposizione di vari aristocratici influenti, la capacità di manovra di Tvrtko crebbe considerevolmente. Si impossessò di alcune aree del vicino impero serbo nel 1373, dopo la morte del suo ultimo sovrano e suo lontano parente, Uroš il Debole. Nel 1377, si fece incoronare re di Bosnia e di Serbia, che si professava erede dell'estinta dinastia serba dei Nemanjić.
Mentre il regno di Bosnia continuava ad espandersi, l'attenzione di Tvrtko si concentrò sulla costa del mar Adriatico. Ottenne il controllo dell'intera regione della Bosansko Primorje (letteralmente la costa bosniaca) e delle principali città marittime della zona, fondando nuovi insediamenti e avviando i lavori di costruzione di una grande flotta, malgrado non riuscì mai a sottomettere i signori dei territori serbi indipendenti. La morte di re Luigi e l'ascesa al trono della regina Maria nel 1382 permisero a Tvrtko di trarre vantaggio dalla conseguente crisi di successione in Ungheria e Croazia. Dopo aspri combattimenti, dal 1385 al 1390, Tvrtko riuscì a conquistare il grosso della Dalmazia e della Croazia Centrale. Dopo la battaglia della Piana dei Merli del 1389, la sua fioca pretesa di supremazia sulla Serbia si trasformò in un'utopia, poiché i governanti locali che cercò di sottomettere divennero vassalli dell'impero ottomano, in fase di grande espansione. Fu proprio in tale contesto che quest'ultimo scatenò delle incursioni su scala minore in Bosnia, benché Tvrtko si dimostrò in grado di arginare la minaccia. La morte improvvisa di Tvrtko nel 1391 gli impedì di consolidare la supremazia dei Kotromanić sulle terre croate.
Tvrtko è ampiamente considerato uno dei più celebri sovrani medievali della Bosnia, avendo ampliato i confini del Paese al massimo, lasciato un'economia florida e migliorato le condizioni di vita dei suoi sudditi. Gli sopravvisse almeno un figlio, Tvrtko II, ma gli successe Dabiša, sotto il quale il regno fiorente di Tvrtko cominciò a decadere.