L'Unione Generale Tunisina del Lavoro (in arabo الاتحاد العام التونسي للشغل?, al-Ittiḥād al-ʿĀmm al-Tūnusī li-l-shaghl o, in francese, Union générale tunisienne du travail — UGTT), è il principale sindacato di Tunisia con i suoi 750 000 aderenti.[1]
Fondata il 20 gennaio 1946 da Farhat Hached, ha la propria sede a Tunisi. Attestata essenzialmente nel settore pubblico, essa raduna 24 unioni regionali, 19 organizzazioni di settore e 21 sindacati di base.[1] Alcuni osservatori tunisini le rimproverano tuttavia una eccessiva centralizzazione dei suoi centri decisionali, una debole rappresentanza femminile, un minor interesse per il settore privato e per certe regioni come il Sahel tunisino.[1]
L'UGTT è affiliata alla International Confederation of Free Trade Unions e, da novembre 2006, alla Confederazione sindacale internazionale.
Il sindacato dispone di un proprio organo di stampa, il giornale Echaâb (in arabo ﺍﻟﺸﻌﺐ?, al-Shaʿb, ossia "Il popolo"), di una sua agenzia di viaggi, di una cooperativa attiva nel settore della Pesca e di una cassa mutua. È altresì proprietaria dell'hotel Amilcar a Cartagine.[1]
Dopo la Rivoluzione dei Gelsomini del 2011, l'UGTT perde il suo monopolio, in seguito alla creazione della Confédération générale tunisienne du travail il 1º febbraio 2011 e dell'Organisation tunisienne du travail il 26 agosto 2013. Essa è una delle componenti del Quartetto per il dialogo nazionale tunisino, che ha ottenuto il Premio Nobel per la pace 2015 per il suo successo nella missione che ha consentito l'ordinato e libero svolgimento delle elezioni presidenziali del 2014 e delle successive elezioni parlamentari nello stesso anno, così come della ratifica della nuova Costituzione nel 2014.