Uwe Barschel | |
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Barschel nel 1987 | |
Ministro-Presidente del Schleswig-Holstein | |
Durata mandato | 14 ottobre 1982 – 2 ottobre 1987 |
Predecessore | Gerhard Stoltenberg |
Successore | Henning Schwarz (interim) |
Ministro dell'Interno del Schleswig-Holstein | |
Durata mandato | 1º luglio 1979 – 4 ottobre 1982 |
Predecessore | Rudolf Titzck |
Successore | Karl Eduard Claussen |
Mininistro delle Finanze del Schleswig-Holstein | |
Durata mandato | 1º gennaio 1979 – 30 giugno 1979 |
Predecessore | Gerd Lausen |
Successore | Rudolf Titzck |
Membro del Parlamento del Schleswig-Holstein | |
Durata mandato | 24 maggio 1971 – 11 ottobre 1987 |
Predecessore | Paul Rohloff |
Successore | Frank Millack |
Dati generali | |
Partito politico | CDU (1962-1987) |
Università | Università di Kiel |
Professione | avvocato, notaio, politico |
Uwe Barschel (Glienicke, 13 maggio 1944 – Ginevra, 11 ottobre 1987) è stato un politico tedesco della CDU. Dal 1982 a 1987 fu Ministro-Presidente dello stato federale dello Schleswig-Holstein. Durante la sua campagna elettorale nel 1987 fu coinvolto in uno degli scandali più gravi nella storia della Germania Ovest:[1] venne infatti accusato di aver condotto una campagna diffamatoria contro il candidato dell'SPD Björn Engholm.
Si trovò quindi costretto a dimettersi della carica di capo del governo. Alcuni giorni dopo, fu trovato morto nel bagno di una camera del Hôtel Beau-Rivage in Ginevra.[2][3][4] L'indagine ufficiale stabilì che Barschel si fosse suicidato, ma varie pubblicazioni negarono questa conclusione.[5] Anche l'ex-cancelliere Helmut Kohl dichiarò anni dopo che la possibilità di un omicidio fosse realistica.[6]