Vena basilica

Vena basilica
Vene dell'arto superiore; quelle superficiali, fra cui la basilica è individuabile in quanto più mediale, sono colorate in blu più chiaro.
Decorso delle vene superficiali del braccio: è evidenziato il sistema di comunicanti del gomito.
Anatomia del Gray(EN) Pagina 662
SistemaApparato circolatorio
Distretto drenatoLato ulnare del dorso della mano; avambraccio postero-mediale; superficie mediale del braccio; ascella; tutti superficialmente.
Vasi accoltiRete venosa dorsale della mano
Vena mediana.
Confluisce inVena ascellare
ArteriaArteria ulnare
Arteria brachiale
Venabrachial veins
Identificatori
TAA12.3.08.018
FMA22908

La vena basilica è una delle due grandi vene superficiali dell'arto superiore, assieme alla vena cefalica. È posta medialmente rispetto a questa ed è facilmente riconoscibile a occhio nudo in quasi tutta la sua lunghezza, in virtù della posizione ipodermica. Il suo nome deriva dal greco βασιλικός, basilikós, ossia regale e per estensione principale[1], in quanto è il vaso più grande e che sostiene il più consistente flusso di sangue fra quelli superficiali dell'arto superiore[2]. Il suo diametro aumenta gradualmente nella risalita verso la spalla, passando dai circa 2 mm nella regione del gomito ai 5 mm che si osservano nel braccio[3].

I rapporti di diametro fra vena basilica, vena cefalica e vena brachiale, che variano considerevolmente a seconda dei soggetti, assume particolare importanza nell'intervento chirurgico della fistola di Cimino-Brescia, predisponente all'emodialisi di trattamento dell'insufficienza renale cronica (data ad esempio da rene policistico o diabete mellito). Anche se, infatti, l'intervento normalmente prevede l'instaurazione di un collegamento fra arteria radiale e vena cefalica, in alternativa si può agire più prossimalmente con la trasposizione della vena basilica, o meno frequentemente della brachiale, nell'arteria brachiale[4].

È dotata di valvole, mediamente 6 o 7[5], che aiutano il ritorno del sangue contro gravità. Tendenzialmente sono bicuspidi ed equamente distribuite nelle due vene omolaterali e nelle loro porzioni più superficiali e profonde[3].

  1. ^ Vena basilica, su Treccani.it. URL consultato il 27 gennaio 2014.
  2. ^ (EN) Anatomy and Placement: PICC, su RnCeus.com. URL consultato il 27 gennaio 2014.
  3. ^ a b (EN) Costa Baptista-Silva José Carlos, Dias André Lourenço Vincenzo Cricenti Serafim, Burihan Emil, Anatomy of the Basilic Vein in the Arm and Its Importance for Surgery (PDF), in EDGE: Engineering Design Guide and Environment, 25 marzo 2003. URL consultato il 27 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ (EN) Casey K, Tonnessen BH, Mannava K, Noll R, Money SR, Sternbergh WC 3rd., Brachial versus basilic vein dialysis fistulas: a comparison of maturation and patency rates. (abstract), in Journal of Vascular Surgery, febbraio 2008, pp. 402-406, DOI:10.1016/j.jvs.2007.10.029. URL consultato il 27 gennaio 2014.
  5. ^ (EN) Thirangama Rajani, Chamberlain A.T., Wood B.A., Valves in Superficial Limbs Veins of Humans and Nonhuman Primates (PDF), in Clinical Anatomy, vol. 2, 1989, pp. 133-145. URL consultato il 27 gennaio 2014.

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