Vibrio cholerae

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Vibrio cholerae
Vibrio cholerae visti al microscopio elettronico a scansione
Classificazione scientifica
DominioProkaryota
RegnoBacteria
PhylumProteobacteria
ClasseProteobacteria Gamma
OrdineVibrionales
FamigliaVibrionaceae
GenereVibrio
SpecieV. cholerae
Nomenclatura binomiale
Vibrio cholerae
Pacini, 1854

Il vibrione del colera (Vibrio cholerae Pacini, 1854) è un batterio Gram negativo dalla caratteristica "forma a virgola", non invasivo, aerobio/anaerobio facoltativo, appartenente al genere dei vibrioni ed abitante di due ecosistemi molto differenti: l'ambiente acquatico e l'intestino umano. Si tratta di un bacillo corto: circa 0,5 μm di larghezza e 2 μm di lunghezza[1] che colonizzano senza difficoltà diversi habitat, non avendo particolari esigenze nutrizionali[1]. La specie include ceppi patogeni e non patogeni che ricevono e trasferiscono cluster di geni codificanti tossine, fattori di colonizzazione e resistenze agli antibiotici, attraverso l'HGT, provvedendo all'emergenza di nuovi ceppi patogeni. Si tratta di un enteropatogeno inusuale, sia per la sua tendenza a causare epidemie esplosive sia per la sua predilezione a una diffusione pandemica.
Identificato per la prima volta nel 1854 dall'anatomista italiano Filippo Pacini e studiato dettagliatamente nel 1884 dal medico tedesco Robert Koch.[2][3]

  1. ^ a b Francesco Centorrino, Vibrio cholerae, su Microbiologia Italia, 30 marzo 2020. URL consultato il 17 febbraio 2025.
  2. ^ W.F. Bynum, Helen Bynum, "Dictionary of Medical Biography", London, Greenwood Press, 2007, Volume 3, pag. 744
  3. ^ Poznansky, Tchaikovsky: The Quest for the Inner Man, 579–589.

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