Vickers Wellington

Vickers Wellington
Un Vickers Wellington Mk.I in volo.
Descrizione
TipoBombardiere
Equipaggio6
ProgettistaReginald K. Pierson
CostruttoreRegno Unito (bandiera) Vickers-Armstrongs
Data primo volo15 giugno 1936
Data entrata in servizio1938
Utilizzatore principaleRegno Unito (bandiera) Royal Air Force
Altri utilizzatoriCanada (bandiera) Royal Canadian Air Force
Grecia (bandiera) Polemikí Aeroporía
Regno Unito (bandiera) Fleet Air Arm
Esemplari11 461
Altre variantiVickers Warwick
Vickers VC.1 Viking
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza19,68 m (64 ft 7 in)
Apertura alare26,26 m (96 ft 0 in)
Altezza5,31 m (17 ft 5 in)
Superficie alare78,04 (840 ft²)
Carico alare168 kg/m² (34 lb/ft²)
Peso a vuoto8 417 kg (18 556 lb)
Peso max al decollo12 955 kg (28 500 lb)
Propulsione
Motoredue radiali Bristol Hercules XI, a 14 cilindro
Potenza1 050 hp (783 kW)
Prestazioni
Velocità max378 km/h (235 mph, 204 kt)
Autonomia4 106 km (2 550 mi, 2 217 nm)
Tangenza5 490 m (18 000 ft)
Armamento
Mitragliatrici8 da 7,7 mm
Bombe2 041 kg (4 500 lb)
Notedati riferiti alla versione Mk.IC

Dati tratti da Vickers Aircraft since 1908[1].

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Il Vickers Wellington era un bombardiere medio bimotore inglese, realizzato sul finire degli anni trenta; largamente impiegato nel corso della seconda guerra mondiale, fu costruito in oltre 11 000 esemplari, caratterizzato dall'inusuale struttura geodetica, sviluppata dal celebre ingegnere ed inventore britannico Barnes Wallis, che garantiva al velivolo un'eccezionale robustezza, già sperimentata con il precedente Vickers Wellesley.

Caratterizzato dalla sigla interna Type 271, il velivolo fu inizialmente chiamato Crecy (dal luogo in cui si svolse una battaglia della guerra dei cent'anni). Il nome definitivo fu in onore del primo duca di Wellington, che sconfisse Napoleone Bonaparte nella battaglia di Waterloo.[2]

Il velivolo fu soprannominato Wimpy dal nome di un personaggio dei cartoni animati: J. Wellington Wimpy (semplificato in Wimpy) era il nome originale di Poldo Sbaffini.

  1. ^ (EN) C.F. Andrews, Morgan, E.B., Vickers Aircraft since 1908, Londra, Putnam, 1988, ISBN 0-85177-815-1.
  2. ^ Achille Boroli, Adolfo Boroli, L'Aviazione (Vol.8), Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, p. 6-13.

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