Victor Hugo | |
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Victor Hugo fotografato da Étienne Carjat nel 1876 | |
Membro della Camera dei Pari di Francia | |
Durata mandato | 1845 – 1848 |
Capo di Stato | Luigi Filippo di Francia |
Deputato dell'Assemblea Costituente della Seconda Repubblica francese | |
Durata mandato | 4 giugno 1848 – 2 dicembre 1851 |
Capo di Stato | Luigi Napoleone Bonaparte |
Deputato dell'Assemblea Nazionale della Terza Repubblica francese | |
Durata mandato | 18 febbraio 1871 – 1º marzo 1871 |
Capo di Stato | Adolphe Thiers |
Senatore di Francia | |
Durata mandato | 30 gennaio 1876 – 22 maggio 1885 |
Capo di Stato | Patrice de Mac-Mahon Jules Grévy |
Dati generali | |
Suffisso onorifico | Parìa di Francia |
Partito politico | Destra repubblicana moderata (1848-1851; 1871) Estrema sinistra radicale (repubblicana-socialista) (1876-1885) |
Università | Laurea in Giurisprudenza, Parigi |
Professione | Letterato, scrittore, drammaturgo |
Firma |
Victor-Marie Hugo, più comunemente noto come Victor Hugo (pronuncia francese [vikˈtɔʁ maˈʁi yˈgo]; Besançon, 26 febbraio 1802 – Parigi, 22 maggio 1885) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo e politico francese, considerato il padre del Romanticismo in Francia. Si cimentò in numerosi campi, divenendo noto anche come saggista, aforista, artista visivo, statista e attivista per i diritti umani.[1]
Tra i principali teorici ed esponenti del movimento letterario romantico, seppe tenersi lontano dai modelli malinconici e solitari che caratterizzavano i poeti del tempo, riuscendo ad accettare le vicissitudini non sempre felici della sua vita (dei quattro figli che giunsero all'età adulta, tre morirono prima di lui, mentre la figlia Adèle finì ricoverata in manicomio) per farne esperienza esistenziale e cogliere i valori e le sfumature dell'animo umano.
I suoi scritti giunsero a ricoprire tutti i generi letterari, dalla poesia lirica al dramma, dalla satira politica al romanzo storico e sociale, suscitando consensi in tutta Europa.