Villa Madre Cabrini

Villa Madre Cabrini, già Villa Acquarone o Palazzo Acquarone
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Divisione 1Liguria
LocalitàGenova
IndirizzoVia Acquarone 22, 22A e Salita Bachernia 8, 10, 12, 14, CAP 16125, Genova
Coordinate44°24′58.54″N 8°56′14.24″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1600-1900
StileNeogotico
UsoResidenziale
Piani5
Realizzazione
ProprietarioAppartamenti privati
CommittenteFamiglia Acquarone, Missionarie del Sacro Cuore di Gesù

Villa Madre Cabrini, già Villa Acquarone o Palazzo Acquarone, è situata in via Acquarone e salita Bachernia nel quartiere collinare di Castelletto, in posizione panoramica sulla città e il golfo di Genova, a breve distanza dalla silenziosa e appartata piazza Sant'Anna. Dal nucleo iniziale di origine secentesca, in seguito a successive modificazioni ha acquisito le forme esterne attuali in stile eclettico.

Nel corso della sua storia, la villa ha rivestito un ruolo importante nello sviluppo e nella vita culturale del quartiere. Nel Seicento, il suo nucleo originario fu una delle prime ville suburbane nell'antico villaggio di Bachernia, all'epoca ancora essenzialmente rurale[1].

Nell'Ottocento, Villa Acquarone e il suo proprietario dell'epoca, Pietro Acquarone, II conte d'Acquarone, furono strumentali all'espansione urbana a nord di Ponte Caffaro e alla fondazione di via Acquarone, un quartiere economicamente e culturalmente molto attivo[2].

Nel 1890, la villa diede i natali a Pietro d'Acquarone[3], IV conte e I duca d'Acquarone, futuro generale di brigata, uomo d'affari, senatore del Regno e Ministro della Real Casa del Regno d'Italia dal 1939 al 1944, il quale svolse un ruolo chiave negli eventi che portarono alla caduta del fascismo il 25 luglio 1943[4][5][6].

Agli inizi del Novecento, Villa Acquarone fu ceduta dalla famiglia Acquarone alle suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù che ne mutarono il nome in Villa Madre Cabrini in onore della fondatrice. La villa divenne così un centro educativo e culturale di primaria importanza, che in parte continua nella sua dipendenza a levante di Salita Bachernia, oggi conosciuta come Scuola San Paolo, mentre l'edificio principale è stato riconvertito ad uso residenziale.

Dal punto di vista architettonico, la villa presenta interessanti strutture settecentesche ancora visibili all'interno e accurate finiture in stile neogotico ed eclettico all'esterno.

  1. ^ La famosissima e nobilissima citta' di Genova, stampata per Gio.Orlandi in Napoli 1637, Musei di Strada Nuova, Genova
  2. ^ Rinaldo, Luccardini (2012). La Circonvallazione a Monte, Storia dell'espansione. SAGEP. pp. 63–64. ISBN 978-88-6373-196-5..
  3. ^ Senato Fascicolo Pietro Acquarone (PDF), su patrimonio.archivio.senato.it.
  4. ^ Francesco Mirabile, “25 luglio quarant'anni dopo di Dino Grandi”, in Rivista di Studi Politici Internazionali, Vol. 52, No. 2 (206) (Aprile-Giugno 1985), pp. 309-315.
  5. ^ Acquaróne, Pietro, duca, in Biografie in Storia, Treccani, Roma.
  6. ^ Claudio Pavone, Acquarone, Pietro, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 1, Treccani, Roma, 1960.

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