Villa Molin | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Veneto |
Località | Mandria di Padova |
Indirizzo | via Ponte della Cagna, 106 |
Coordinate | 45°21′44.46″N 11°50′22.81″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVI - XVII secolo |
Stile | rinascimentale |
Realizzazione | |
Architetto | Vincenzo Scamozzi |
Committente | famiglie Molin, Capodilista, Conti, Caterina Sagredo Barbarigo, famiglie Emo Capodolista, Pisani, Vanni, Dondi dall'Orologio, Iginio Kofler, Ferruccio Franceschini |
Villa Molin è una villa veneta di Padova, nella località di Mandria, progettata nel 1597 dall'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi (1548 – 1616), architetto, scenografo, trattatista di ampia cultura operante a Vicenza e nell'area veneziana, dove fu la figura più importante tra Andrea Palladio e Baldassare Longhena.
Tra le sue opere più importanti vi sono le Procuratie Nuove di Piazza San Marco, la chiesa di S.Nicolò da Tolentino che lo resero celebre tra i patrizi veneti tra cui la famiglia Molin.
È caratterizzata da una pianta centrale quadrata e ingentilita dall'elegante pronao con colonne ioniche che si affaccia sul canale di Battaglia.
La planimetria della villa mostra una straordinaria coerenza geometrica, basata sul quadrato, che determina la forma sia della villa che della sala centrale. La struttura dei volumi è particolarmente nitida, articolata nel blocco principale, la copertura emergente dalla sala centrale e la loggia sul fiume. Quest’ultima è una vera e propria sala aperta, una sorta di belvedere da cui ammirare l’esterno, senza però che vi siano scale che consentano di scendere. La sala centrale è maestosa, ottenuta con due cubi sovrapposti, una sorta di cortile esterno, illuminato dall’alto non da un oculo ma da quattro grandi finestre termali. Il pianoterreno è un vero e proprio corpo di fabbrica in sé compiuto, articolato intorno a una vasta sala quadrata con una virtuosistica volta ribassata.