La vite interrotta è un sistema meccanico tipicamente usato sull'otturatore delle artiglierie di medio e grosso calibro. Venne inventata intorno al 1845[1].
L'otturatore aveva la forma di una vite, con sezioni di filettatura rimosse. Le stesse sezioni sono riportate sulla filettatura all'interno della culatta: le sezioni filettate sull'otturatore corrispondono a quelle non filettate sulla camera di scoppio, e viceversa. L'otturatore può così essere inserito completamente nella culatta; poi, ruotandolo di circa un sesto di giro, le sezioni filettate dell'otturatore stesso ingaggiano quelle della culatta, sigillando la camera di scoppio. Anche se occasionalmente è stato usato su fucili a retrocarica a polvere sciolta, questo meccanismo è storicamente una delle poche soluzioni per garantire la tenuta dei gas nelle artiglierie a retrocarica impieganti cartocci a sacchetto (munizioni senza bossolo), sostituendo i precedenti otturatori a cuneo[1]